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De Soya rimane seduto e aspetta.

— Tutto ciò non deve accadere — dice il cardinale Lourdusamy. — Sua Santità prega ogni giorno perché non accada! Ma questi sono tempi perigliosi, Federico… per la Chiesa, per la Pax, per il futuro della razza umana. Sua Santità ha visto cosa potrebbe accadere e ha dedicato la vita di noi tutti, il sacro onore di noi tutti in quanto Prìncipi della Chiesa, a impedire la nascita di una realtà così tremenda.

De Soya alza gli occhi, mentre il cardinale si china più vicino.

— A questo punto, Federico, devo rivelarle una cosa che miliardi di Fedeli non sapranno ancora per mesi. Oggi, in questo stesso momento, davanti al Sinodo Interstellare dei Vescovi… Sua Santità annuncia una Crociata.

— Una Crociata? — ripete de Soya. Perfino l’impassibile monsignor Oddi si schiarisce la gola.

— Una Crociata contro gli Ouster — tuona il cardinale Lourdusamy. — Per secoli ci siamo difesi… la Grande Muraglia è uno stratagemma difensivo che interpone corpi e navi e vite cristiane sulla via degli aggressori Ouster… ma da oggi, per grazia di Dio, la Chiesa e la Pax passano all’offensiva.

— Come? — dice de Soya. Sa che le battaglie già infuriano nello spazio-di-nessuno fra la Pax e le regioni Ouster, riempiono migliaia di parsec di rapidi affondi e parate, di attacchi e ritirate. Ma con il debito temporale (il massimo viaggio da Pacem al limite estremo della Grande Muraglia comporta due anni di tempo/nave, pari a più di venti anni di debito temporale) il coordinamento sia in attacco sia in difesa diventa scarso, se non inesistente.

Il cardinale Lourdusamy sorride sinistramente e risponde: — Già ora, mentre parliamo, ogni mondo della Pax e del Protettorato riceve la richiesta… l’ordine… di dedicare tutte le risorse planetarie alla costruzione di un’unica grande nave… una sola nave per ogni mondo.

— Abbiamo migliaia di navi… — comincia il prete-capitano e s’interrompe.

— Infatti — dice il cardinale Lourdusamy, col tono di un gatto che faccia le fusa. — Queste nuove navi useranno la tecnologia Arcangelo. Ma non saranno, come la sua Raffaele, corrieri ad armatura leggera: saranno i più micidiali incrociatori da guerra che questo braccio della spirale abbia mai visto. In grado di traslare in qualsiasi punto della galassia in minor tempo di quanto occorra a una navetta per decollare ed entrare in orbita. Ogni nave avrà il nome del pianeta di provenienza, ciascuna sarà equipaggiata con devoti ufficiali della Pax come lei stesso… uomini e donne disposti a sopportare la morte e a ricevere la risurrezione… e sarà in grado di distruggere Sciami interi.

De Soya annuisce. — È questa, Eccellenza, la risposta del Santo Padre alla rivelazione della minaccia rappresentata dalla bambina?

Il cardinale Lourdusamy gira di nuovo intorno alla scrivania e si accomoda sul seggio dall’alto schienale, come se si sentisse esausto. — In parte, Federico. In parte. La costruzione di queste nuove navi inizierà nel giro del prossimo decennio standard. La tecnologia è complessa, molto complessa! Intanto il succubus cìbrido continua a propagare malattia come un virus che si diffonda. Questa parte dipende da lei… da lei e dal suo incrementato equipaggio di cercatori di virus.

— Incrementato? — ripete de Soya. — Il sergente Gregorius e il caporale Kee possono ancora venire con me?

— Sì — tuona il cardinale. — Sono stati già designati.

— Quale sarebbe l’incremento? — domanda de Soya, con il timore che alla missione sia assegnato un cardinale del Sant’Uffizio.

Il cardinale Lourdusamy apre le dita grassocce come se sollevasse il coperchio di uno scrigno del tesoro. — Una sola aggiunta all’equipaggio, Federico.

— Un ufficiale della Chiesa? — domanda il prete-capitano, curioso di sapere se il diskey papale sarà passato a un altro comandante.

Lourdusamy scuote la testa, provocando un tremolio di menti. — Un semplice guerriero, Padre Capitano de Soya. Una nuova razza di guerrieri, prodotta per il rinnovato Esercito di Cristo.

De Soya non capisce. Ha l’impressione che la Chiesa risponda con proprie biomodificazioni alla nanotecnologia Ouster. Questo sfiderebbe tutta la dottrina ecclesiastica che gli è stata insegnata.

Ancora una volta il cardinale Lourdusamy pare leggergli nel pensiero. — Niente manipolazioni genetiche, Federico. Alcune… migliorie… e un addestramento davvero unico presso un nuovo ramo delle forze armate della Pax. Ma il guerriero è sempre totalmente umano… e cristiano.

— Un solo soldato? — dice de Soya, perplesso.

— Un solo soldato — conferma il cardinale Lourdusamy. — Non inserito nella catena di comando della Flotta della Pax. Il primo membro delle elitarie Legioni che saranno il reparto d’assalto della Crociata che Sua Santità annuncia oggi.

De Soya si strofina il mento. — E sarà sotto il mio comando diretto, come lo sono stati Gregorius e Kee?

— Ma certo, ma certo — tuona il cardinale Lourdusamy, appoggiandosi alla spalliera e incrociando le mani sull’ampio ventre. — Ci sarà un solo cambiamento, ritenuto necessario da Sua Santità in seduta con il Sant’Uffizio. Anche costei avrà un diskey papale, per separata autorità su decisioni militari e su quelle azioni ritenute necessarie per la salvezza della Chiesa.

— Costei — ripete de Soya, sforzandosi di capire. Se lui e la misteriosa "guerriera" avranno uguale autorità conferita dal Papa, come potranno prendere decisioni? Finora ogni aspetto della ricerca della bambina ha avuto sfaccettature e implicazioni militari, pensa de Soya. Ogni sua decisione è stata rivolta alla salvezza della Chiesa. Sarebbe meglio che l’avessero semplicemente destituito e sostituito, anziché coinvolgerlo in quella falsa compartecipazione di poteri.

Prima che de Soya possa esprimere l’obiezione, il cardinale Lourdusamy si sporge verso di lui e dice, con il tono più basso che il suo vocione consenta: — Federico, Sua Santità la vede ancora coinvolto in questa storia… e responsabile in prima persona. Ma Nostro Signore ha rivelato una terribile necessità che il Santo Padre cerca di toglierle dalle mani, ben sapendo quanto lei sia fino all’ultimo uomo di coscienza.

— Terribile necessità? — ripete de Soya. Capisce, con un immediato senso di vuoto allo stomaco, di che cosa si tratta esattamente.

Il cardinale Lourdusamy si sporge sulla scrivania e i suoi lineamenti sono un contrasto di luce intensa e di fitta ombra. — Il succubus generato dal cìbrido — dice — dev’essere eliminato. Distrutto. Il virus dev’essere sradicato dal Corpo di Cristo, come primo passo verso la futura chirurgia correttiva.

Prima d’aprire bocca, de Soya conta fino a otto. — Io trovo la bambina — dice. — E quel… guerriero… la uccide.

— Sì — conferma Lourdusamy. Dà per scontato che il Padre Capitano de Soya accetti il cambiamento nella missione. Cristiani rinati, preti (gesuiti in particolare) e ufficiali della Flotta della Pax non stanno lì a cavillare, quando il Santo Padre e la Santa Madre Chiesa assegnano loro un compito.

— Quando incontrerò questo guerriero, Eccellenza? — domanda de Soya.

— Questo stesso pomeriggio la Raffaele traslerà nel sistema di Sol Draconis — dice con voce acuta monsignor Oddi, dal suo posto alle spalle e alla sinistra di de Soya. — Il suo nuovo membro d’equipaggio è già a bordo.

— Posso sapere il nome e il grado? — dice de Soya, girandosi verso l’alto monsignore.

Gli risponde il Segretario di Stato, cardinale Simon Augustino Lourdusamy. — Per il momento non ha ancora un grado formale, Padre Capitano de Soya. A un certo punto diventerà un ufficiale delle neonate Legioni della Crociata. Per ora lei e i suoi soldati potrete rivolgervi al vostro nuovo compagno chiamandolo per nome. De Soya aspetta.

— Si chiama Nemes — tuona il cardinale. — Rhadamanth Nemes. — I suoi occhi hanno un guizzo in direzione di monsignor Oddi. Quest’ultimo si alza. De Soya si affretta a imitarlo. È chiaro che l’udienza è terminata.

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