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— A velocità sub-luce… una parte degli Sciami ha certo viaggiato a questo modo per cinquanta anni standard o anche più… non c'era modo di scoprirne la presenza. Semplicemente, non è stata colpa di…

— Quali mondi sono in pericolo, generale? — domandò Gladstone. La voce era molto bassa, molto calma.

Morpurgo lanciò un'occhiata all'aria vuota, come se vi cercasse i sussidi visivi; riportò lo sguardo al tavolo. Strinse i pugni. — Al momento, il nostro servizio informazioni, basandosi su avvistamenti di motori a fusione seguiti dal passaggio a motori Hawking all'atto della scoperta, indica che la prima ondata toccherà Porta del Paradiso, Bosco Divino, Mare Infinitum, Asquith, Ixion, Tsingtao-Hsishuang Panna, Acteon, il Mondo di Barnard e Tempe, in un periodo compreso fra quindici e settantadue ore.

Stavolta non fu possibile zittire il frastuono. Gladstone lasciò che grida ed esclamazioni continuassero per alcuni minuti prima di alzare la mano e riportare sotto controllo l'assemblea.

Il senatore Kolchev era in piedi. — Come diavolo è potuto accadere, generale? Le sue assicurazioni erano assolute!

Morpurgo gli tenne testa. Non c'era rabbia di rimando, nel suo tono. — Sì, senatore, e anche basate su dati inesatti. Ci siamo sbagliati. Le nostre previsioni erano errate. Il PFE avrà le mie dimissioni entro un'ora… e gli altri capi congiunti mi imiteranno.

— Al diavolo le dimissioni! — gridò Kolchev. — Prima che sia finita potremmo penzolare tutti da un pilastro di teleporter. La domanda è: che diavolo fate, per impedire l'invasione?

— Gabriel — disse piano Gladstone — siediti, per favore. Era la mia prossima domanda. Generale? Ammiraglio? Immagino che abbiate già emanato ordini per la difesa di questi mondi.

L'ammiraglio Singh si alzò e prese posto accanto a Morpurgo. — Signora, abbiamo fatto il possibile. Purtroppo, di tutti i mondi minacciati dalla prima ondata, solo Asquith ha in loco un contingente della FORCE. Gli altri possono essere raggiunti dalla flotta… nessuno manca di attrezzature farcaster… ma la flotta non può suddividersi in questo modo per proteggerli tutti. E, sfortunatamente… — Singh esitò un attimo, poi alzò la voce per superare il tumulto. — Sfortunatamente, l'intervento della riserva strategica per rinforzare la campagna di Hyperion è già iniziato. Circa il 60 per cento delle duecento unità della flotta impiegate in questo intervento si sono teleportate nel sistema di Hyperion oppure in aree di attestamento lontane dalle precedenti posizioni difensive alla periferia della Rete.

Meina Gladstone si lisciò la guancia. Si accorse di indossare ancora il mantello, anche se il visore polarizzato era spento; sganciò il fermaglio e lasciò cadere il mantello sulla spalliera della poltrona. — In altre parole, ammiraglio, questi mondi sono indifesi e non c'è modo di richiamare le nostre forze e farle tornare in tempo. Esatto?

Singh si mise sull'attenti, rigido come un uomo di fronte al plotone d'esecuzione. — Esatto, signora.

— Cosa possiamo fare? — domandò lei, al di sopra del tumulto rinnovato.

Morpurgo avanzò di un passo. — Al momento usiamo la matrice del teleporter civile per trasferire sui mondi minacciati il maggior numero possibile di fanti della FORCE:terra e di marines, oltre ad artiglieria leggera e difese aria-spazio.

Il ministro della Difesa Imoto si schiarì la voce. — Ma non farà una gran differenza, senza flotta di difesa.

Gladstone lanciò un'occhiata a Morpurgo.

— È vero — disse il generale. — Nel caso più favorevole, le nostre forze svolgeranno un'azione di retroguardia, mentre si tenterà l'evacuazione…

La senatrice Richeau era in piedi. — Si tenterà l'evacuazione! Generale, ieri ci ha detto che l'evacuazione di due o tre milioni di civili da Hyperion era inattuabile. E ora ci dice che possiamo evacuare con successo… — s'interruppe per consultare l'impianto comlog — sette miliardi di persone, prima dell'arrivo degli Ouster?

— No — disse Morpurgo. — Possiamo sacrificare soldati per salvare un certo numero di… di ufficiali scelti, Prime Famiglie, leader della comunità e dell'industria necessari al prosieguo dello sforzo bellico.

— Generale — disse Gladstone — ieri questo gruppo ha autorizzato il trasferimento immediato di truppe della FORCE alla flotta di rinforzo in traslazione su Hyperion. Il fatto comporta difficoltà per il nuovo spiegamento di forze richiesto?

Il generale Van Zeidt dei marines si alzò. — Sì, signora. Truppe sono state teleportate sui mezzi di trasporto in attesa, nel giro di un'ora dalla decisione presa da questa assemblea. Quasi due terzi dei centomila effettivi previsti sono giunti nel sistema di Hyperion alle… — diede un'occhiata all'antiquato cronometro — alle 05,30 standard. Circa venti minuti fa. Occorreranno almeno da otto a quindici ore perché i trasporti truppe tornino nella zona di attestamento del sistema di Hyperion per rientrare nella Rete.

— E quanti effettivi della FORCE sono disponibili in tutta la Rete? — domandò Gladstone. Con la nocca dell'indice si toccò il labbro inferiore.

Morpurgo inspirò a fondo. — Circa trentamila, signora.

Il senatore Kolchev diede una manata sul tavolo. — Quindi abbiamo spogliato la Rete non solo delle navi da guerra, ma anche della maggior parte dell'esercito.

Non era una domanda. Morpurgo non rispose.

La senatrice Feldstein, del Mondo di Barnard, si alzò. — Signora, bisogna avvertire il mio mondo… tutti i mondi menzionati. Se non è pronta a fare un annuncio immediato, dovrò farlo io.

Gladstone annuì. — Darò annuncio dell'invasione al termine della riunione, Dorothy. Faciliteremo il contatto con gli elettori, tramite tutti i media.

— Al diavolo i media — disse la senatrice, bassa e scura di capelli. — Mi teleporterò a casa, appena finito. Devo condividere la sorte del Mondo di Barnard, quale che sia. Signori e signore, dovremmo penzolare tutti da una corda, se la notizia è vera. — Feldstein si sedette, fra mormoni e bisbigli.

Lo Speaker Gibbons si alzò e attese che tornasse il silenzio. Parlò con voce tesa come fil di ferro. — Generale, ha fatto riferimento a una prima ondata: si tratta di prudente gergo militare, oppure ha informazioni riguardanti ondate successive? In questo caso, quali altri mondi della Rete e del Protettorato sarebbero coinvolti?

Morpurgo strinse e aprì i pugni. Diede un'altra occhiata all'aria vuota, si rivolse verso Gladstone. — Signora, posso usare un grafico solo?

Gladstone annuì.

L'olografia era la stessa che i militari avevano adoperato durante la conferenza informativa a Olympus: l'Egemonia, in oro; le stelle del Protettorato, in verde; i vettori degli Sciami Ouster, linee rosse con coda azzurro cangiante; spiegamento della flotta dell'Egemonia, arancione. Fu subito evidente che i vettori rossi avevano deviato di molto dalle traiettorie precedenti ed erano penetrati nello spazio dell'Egemonia, come lance dalla punta insanguinata. Ora le faville arancione erano fortemente concentrate nel sistema di Hyperion, mentre altre seguivano rotte teleporter, come perle di collana.

Alcuni senatori con esperienza militare ansimarono, nel vedere il grafico.

— A quanto pare — disse Morpurgo con voce ancora debole — i dodici Sciami a noi noti sono tutti impegnati nell'invasione della Rete. Diversi si sono suddivisi in gruppi d'attacco multiplo. La seconda ondata, prevista per arrivare a bersaglio in un periodo compreso fra cento e duecentocinquanta ore dopo la prima, è indicata dai vettori qui riprodotti.

Nella sala non si udì alcun rumore. Gladstone si domandò se anche gli altri, come lei, trattenessero il fiato.

— I bersagli della seconda ondata d'assalto comprendono: Hebron, cento ore a partire da adesso; Vettore Rinascimento, 110 ore; Rinascimento Minore, 112 ore; Nordholm, 127 ore; Patto-Maui, 130 ore; Thalia, 143 ore; Deneb Drei e Vier, 150 ore; Sol Draconis Septem, 169 ore; Freeholm, 170 ore; Nuova Terra, 193 ore; Fuji, 204 ore; Nuova Mecca, 205 ore; Pacem, Armaghast e Svoboda, 221 ore; Lusus, 230 ore; e Tau Ceti Centro, 250 ore.

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