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No, il vero problema non era che il suo Companion trasmettesse le informazioni, quanto il fatto che qualcuno le controllasse. Quello doveva impedire, e per parecchi decimi di giorno, e…

E d'incanto gli venne in mente la soluzione ideale.

Ma non poteva riuscirci da solo; Jasmel doveva aiutarlo. Con ogni probabilità, l'unico Companion posto sotto controllo era il suo; ogni altro controllo sarebbe stato illegittimo. Ma come comunicare con Jasmel di nascosto?

Si alzò e si diresse in cucina. «Jasmel, portiamo a spasso Pabo.»

La ragazza lo guardò come a dire 'e ti sembra questo il momento?', ma si alzò e lo seguì, insieme al cane che aveva capito le loro intenzioni.

Uscirono nell'aria calda e umida dell'estate, piena del canto stridulo delle cicale. Scesero gli scalini della veranda, con Pabo che correva avanti abbaiando. Giunsero al ruscello che scorreva a poche centinaia di passi da casa. Il rumore dell'acqua che scorreva veloce smorzò il frastuono delle cicale. Al centro del ruscello c'era un grosso macigno, uno degli innumerevoli massi erratici disseminati nei boschi. Adikor attraversò il ruscello poggiando i piedi sulle pietre e fece segno a Jasmel di seguirlo, mentre Pabo scorrazzava libera lungo la riva.

Sul grosso masso si sedettero l'uno accanto all'altra, e Adikor cominciò a bisbigliarle il suo progetto. Era sicuro che il Companion non avrebbe potuto registrare le parole per via del rumore dell'acqua che si frangeva contro la pietra. E quando ebbe finito, vide un sorriso malizioso disegnarsi sul viso della ragazza.

Ponter sedeva sul divano nello studio di Reuben. Gli altri erano andati tutti a dormire, anche se Reuben e Louise, nella stanza accanto, erano ancora svegli.

Era molto triste. I rumori e gli odori che percepiva gli portavano alla mente Klast, il periodo in cui Due diventano Uno, tutto quello che aveva perso e che non avrebbe più potuto avere.

Nel televisore scorrevano immagini di quella cosa che quella specie di umani aveva chiamato religione. Dovevano esserci diverse variazioni sul tema, ma tutte prospettavano un Dio - ecco che ricompariva quel concetto astruso — e un universo finito e ridicolmente giovane, e una sorta di esistenza ultraterrena per… non esisteva nella sua lingua un equivalente esatto, ma la parola usata da Mare era stata 'anima.' Aveva scoperto che il simbolo che Mare portava appeso al collo aveva a che fare con quella particolare religione di cui era seguace, e che la stoffa che Reuben aveva avvolto attorno alla sua testa era il simbolo di qualche altra religione.

Ponter aveva abbassato l'audio; era stato semplice trovare il pulsante, anche se aveva temuto che i suoi tentativi potessero disturbare la coppia nella stanza accanto.

«Come ti senti?» chiese la voce di Klast. Il cuore gli balzò in petto.

Klast!

L'amata Klast, che gli parlava da…

Dall'aldilà!

Ma no.

Certo che no.

Era solo Hak.

Probabilmente sarebbe stato costretto ad ascoltare per sempre la voce di Klast: per riprogrammare l'impianto avrebbe avuto bisogno di strumenti che lì non poteva certo procurarsi.

Emise un lungo sospiro, quindi rispose: «Sono triste.»

«Ma adesso va meglio, vero? Eri piuttosto sconvolto quando siamo arrivati qui.»

Ponter scrollò lievemente le spalle. «Non lo so. Mi sento ancora confuso e disorientato, ma…»

Si immaginò Hak che annuiva, comprensivo, nel suo spazio virtuale. «Ci vorrà del tempo» lo consolò il Companion, sempre con la voce di Klast.

«Lo so» disse Ponter. «Lo so. Mi ci devo abituare, vero? Sembra proprio che… dobbiamo passare il resto della vita qui, eh?»

«Temo proprio che sia così» disse dolcemente Hak.

Ponter rimase a lungo in silenzio, senza che Hak lo disturbasse. Poi concluse le sue meditazioni: «Credo sia meglio affrontare la realtà. Dovrò cominciare a pensare alla mia vita in questo posto.»

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SETTIMO GIORNO
GIOVEDÌ 8 AGOSTO
148/119/01
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Parola(e) chiave: Neandertal

Intervenendo nella seduta dei lavori parlamentari di oggi, l'onorevole Marissa Crothers ha affermato che il presunto uomo di Neandertal è chiaramente un falso, un labile espediente ideato dal governo, in particolare dal partito liberale, per mascherare il completo fallimento del progetto che ha portato alla costruzione dell'Osservatorio di neutrini di Sudbury, che è costato alla collettività 73 milioni di dollari…

'Liberate l'uomo delle caverne!' 'Ponter è anche nostro!' recitavano alcuni cartelli nella grossa manifestazione che oggi ha avuto luogo davanti all'ambasciata canadese a Washington…

Al Sudbury Star sono pervenuti i seguenti inviti indirizzati a Ponter Boddit, comprensivi di spese di viaggio e permanenza nei luoghi indicati: Disneyland; lo Anchor Bar and Grill, patria del pollo, a Buffalo, New York; Buckingham Palace; il Centro spaziale Kennedy; il museo degli UFO di Roswell, nel New Mexico; il Zanzibar Tavern strip club di Toronto; la direzione generale della Microsoft, il Congresso sulla fantascienza mondiale che si terrà il prossimo anno; il museo sui Neandertal di Mettmann, Germania; lo Yankee Stadium.

Sono inoltre giunti i seguenti inviti: incontri con i Presidenti della Repubblica francese e messicana, con il Primo Ministro giapponese e la famiglia reale, con il papa, con il Dalai Lama, con Nelson Mandela, con Stephen Hawking e con Anna Nicole Smith.

Domanda: quanti Neandertal ci vogliono per cambiare una lampadina? Risposta: tutti.

…per questa ragione il sottoscritto auspica che la miniera di Creighton venga riempita di terra al più presto, per evitare che un esercito della specie dei Neandertal, approfittando di quel passaggio, invada il nostro pianeta. Nell'ultima guerra combattuta contro di loro, la nostra specie è uscita vittoriosa, ma c'è il pericolo che questa volta l'esito sia diverso…

Conferenza 'Memetica e la separazione epistemologica tra l'Homo Neanderthalensis e l'Homo sapiens.' Chiunque sia interessato ad intervenire con un proprio articolo…

Il portavoce del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive di Atlanta, nella Geòrgia, ha elogiato la rapidità con cui il governo canadese ha predisposto le apposite misure cautelative in vista di un potenziale vettore epidemico. 'Riteniamo che abbiano agito nel modo più adeguato alle circostanze' ha dichiarato la dottoressa Ramona Keitel. 'Ad ogni modo, nel campione che abbiamo analizzato non c'era alcuna traccia di agenti patogeni…'

Andò tutto secondo i programmi. Ponter e Mary lasciarono l'abitazione di Reuben poco dopo le otto del mattino, passando dal giardino sul retro, fino allo steccato, senza essere notati da nessuno. Il potente olfatto di Ponter fece in modo che evitassero il poliziotto che controllava la zona a piedi.

L'amico di Louise, un muscoloso nativo canadese sui venticinque anni, niente male, era lì ad aspettarli. Era estremamente educato, e si rivolgeva a Mary, con suo grande disappunto, con un 'madam' e a Ponter con un 'sir.' Li accompagnò alla miniera di Creighton, dove le guardie riconobbero Mary e li fecero passare senza problemi. Nel parcheggio trovarono subito la Neon rossa presa a nolo da Mary, piuttosto impolverata e ricoperta di escrementi di uccelli.

Mary sapeva già dove andare. La sera prima aveva detto a Ponter: «C'è qualche posto in particolare dove ti piacerebbe andare domani?»

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