Richard disse: — Ho spiegato una volta a Leisha Camden che non sono un esperto di reti di dati. Non so come sia stato realizzato. Non ho chiesto. Quello che so è archiviato in una registrazione presso il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Se volete sentirlo, mandate la registrazione. Io non lo ripeterò.
Il giudice Deepford si sporse di lato, al di sopra del banco. — Signor Keller, lei è sotto giuramento. Risponda alla domanda.
— No — rispose Richard.
— Se non risponderà — disse il giudice in modo non scortese — la incriminerò per disobbedienza alla corte.
Richard cominciò a ridere. — Disobbedienza? Incriminare me per disobbedienza? — Smise di ridere e sollevò le mani all’altezza delle spalle, come un pugile suonato. Le mani ricaddero giù. Le lasciò penzolare flaccide lungo i fianchi. Indipendentemente da quello che gli era stato detto, rimase seduto senza rispondere e sorrideva e di tanto in tanto mormorando "disobbedienza", finché il giudice annunciò un’ora di sospensione.
Quando la corte si riunì nuovamente, Deepford sembrò affaticato. Tutti, a parte Will Sandaleros, apparivano affaticati. Smembrare un uomo, pensò Leisha inebetita, era un lavoro duro.
Will Sandaleros sembrava di fuoco.
Hossack fece oscillare davanti al testimone un ciondolo sulla catenina d’oro. — Lo riconosce, signor Keller?
— Sì. — La pelle sul volto di Richard sembrava gonfia, come la pasta del pane non cotta lasciata a lievitare.
— Che cos’è?
— È un controller micro-alimentato collegato al campo a energia-Y del Rifugio.
La giuria fissò il pendente nelle mani di Hossack. Alcuni si sporsero in avanti. Un uomo scosse lentamente la testa.
Il pendente aveva una forma a goccia ed era di un materiale liscio e opaco, del verde delle mele acerbe. Secondo la testimonianza dello scontroso addetto al garage, aveva trovato quell’oggetto vicino al parcheggio riservato allo scooter del dottor Herlinger pochi istanti dopo aver visto una figura dotata di maschera e guanti scappar via da un ingresso laterale. Il campo di forza dell’entrata era stato abbassato: — Così da non registrare tutti i miei piccoli avanti e indietro quotidiani, capite? — aveva spiegato l’addetto. Il filmato del servizio di sicurezza aveva confermato la testimonianza. Leisha non ne aveva dubitato fin dall’inizio. La lunga esperienza le aveva insegnato a riconoscere un testimone troppo disinteressato alla giustizia per prendersi la briga di falsarla.
Il pendente verde oscillava dolcemente fra le dita di Hossack.
— A chi appartiene questo dispositivo, signor Keller?
— Non lo so.
— I pendenti del Rifugio non sono in alcun modo personalizzati? Con iniziali, colori o una qualsiasi altra cosa?
— No.
— Quanti ne esistono?
— Non lo so.
— Come mai? — chiese Hossack.
— Non ero io responsabile della loro produzione o distribuzione.
— Chi lo era?
— Mia moglie.
— Intende dire l’imputata, Jennifer Sharifi.
— Sì.
Hossack lasciò indugiare la risposta mentre consultava alcuni appunti. "Mia moglie". Leisha poteva quasi udire la giuria pensare: che cosa occorre perché un marito condanni sua moglie? Le dita di lei si serrarono le une fra le altre.
— Signor Keller, lei è membro del Consiglio del Rifugio. Perché non sa quanti pendenti di questo tipo esistono?
— Perché non l’ho voluto sapere.
Se fosse stata l’avvocato di Richard, pensò Leisha, non gli avrebbe mai permesso di dire una cosa del genere. Richard, però, aveva rifiutato qualsiasi consiglio di tipo legale. Si chiese improvvisamente se anche lui avesse un pendente. E la piccola Najla? Ricky?
Hossack continuò: — La ragione per cui lei non voleva sapere nulla sui pendenti era forse perché altre attività di sua moglie la sgomentavano tanto?
— Obiezione! — gridò infuriato Sandaleros. — Non solo il signor Hossack sta suggerendo al testimone opinioni pregiudiziali ma, come ho ripetutamente cercato di sottolineare, questa intera linea di prove non è stata collegata direttamente alla mia cliente ed è di fatto irrilevante. L’accusa sa che esistono almeno venti altre persone che posseggono tali pendenti: ha confermato la stima. Se il signor Hossack ha intenzione di mungere circostanze irrilevanti per il loro valore sensazionalistico…
— Vostro Onore — lo interruppe Hossack — stiamo stabilendo che il collegamento tra il Rifugio e la manomissione dello scooter è inequivocabilmente chiaro e che…
— Obiezione! Pensa forse che, anche se si potesse dimostrare che quell’amuleto appartiene a un membro del Rifugio, un qualsiasi Insonne sarebbe tanto stupido da lasciarlo cadere? Questo è chiaramente un complotto e la signora Sharifi…
— Obiezione!
— Gli avvocati si avvicinino al banco del giudice!
Sandaleros fece uno sforzo visibile per controllarsi. Hossack veleggiò in avanti, con la sua pesante massa. Deepford si sporse sopra il banco verso di loro, con il volto reso rigido dalla rabbia. Tuttavia non era infuriato quanto Sandaleros, quando i due legali ritornarono ai propri posti. Leisha chiuse gli occhi.
Ormai sapeva cosa aspettarsi quando Sandaleros avesse controinterrogato. Non ne era stata certa, prima. A quel punto, lo sapeva.
Non dovette aspettare a lungo. — E così lei dice a questa corte, signor Keller — iniziò Sandaleros chiaramente incredulo — che la sua motivazione per tradire sua moglie recandosi da Leisha Camden…
— Chiedo che venga cancellato — disse stancamente Hossack. — "Tradimento" è chiaramente un termine indicato per infiammare gli animi.
— Accolta — rispose il giudice.
— Quindi lei sta dicendo a questa corte che le sue motivazioni per rivelare a Leisha Camden le presunte attività ispettive di sua moglie e il presunto furto… la sua motivazione per fare questo era assicurarla a una legge che non aveva protetto i suoi affari dall’essere distrutti dal pregiudizio da parte di Dormienti, che nor aveva protetto il suo amico Anthony Indivino dall’essere assassinato da Dormienti, non aveva…
— Obiezione! — gridò Hossack.
— Proceda — disse Deepford. Il suo volto cedette.
— …non aveva protetto i suoi bambini dall’essere pericolosamente minacciati da una folla di appartenenti al movimento Noi-Dormiamo all’aeroporto Stelle e Strisce, che non aveva protetto la sua nave di ricerca marina dall’essere affondata da ignoti, ma presunti Dormienti. Dopo tutti questi fallimenti della legge nel proteggerla in queste circostanze, la sua motivazione per consegnare sua moglie era il volerla assicurare alla giustizia?
— Sì — disse Richard con voce roca. — Non c’era altro modo per fermare Jennifer. Gliel’ho detto, l’ho scongiurata, sono andato da Leisha prima di sapere di Herlinger… io non… Leisha non mi aveva detto…
Perfino il giudice Deepford distolse lo sguardo.
Sandaleros ripeté in modo sarcastico: — E le sue motivazioni per denunciare sua moglie alla signorina Camden erano dovute alla preoccupazione coniugale e a un buon senso civico. Molto lodevole. E mi dica, signor Keller, lei e Leisha Camden siete mai stati amanti?
— Obiezione! — Hossack si mise quasi a strillare. — Irrilevante! Vostro Onore…
Deepford esaminò il proprio martelletto. Leisha, attraverso una specie di intorpidimento, comprese che avrebbe ammesso la domanda nella preoccupazione di onestà nei confronti di una minoranza, dei perseguitati, di quelli che venivano generalmente discriminati.
— Respinta.
— Signor Keller — ricominciò Sandaleros a denti stretti. Leisha si accorse che si stava trasformando in un angelo vendicatore, uno strato dopo l’altro, una cellula dopo l’altra, un gene dopo l’altro. L’originale Will Sandaleros era quasi sparito. — Lei e Leisha Camden, la donna alla quale lei ha denunciato i presunti atti illeciti di sua moglie, siete mai stati amanti?
— Sì — rispose Richard.
— Dopo il suo matrimonio con Jennifer Sharifi?