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— Dammi un bacio.

La baciò in fronte. — Stai crescendo in fretta — disse con un sorriso. — Solo ieri balbettavi come una bambina piccola.

— Sto crescendo in fretta perché tu hai promesso di aiutarmi.

— Si, l’ho promesso, Barbara. Puoi salire in camera tua da sola o ti ci devo portare io come ieri?

— Ci vado da sola.

S’aggrappò fermamente alla ringhiera e cominciò a salire. Prima di raggiungere l’ultimo scalino si volse a Reich e gli mostrò la lingua, poi scomparve.

Powell s’accostò a Mary Noyes, le tolse il bavaglio e le tastò il polso.

— Prima posizione — disse a Reich. — Doloroso, ma fra un’ora si sarà rimessa. Dovrei farvela pagare, ma a che servirebbe? Non imparereste la lezione. Non siete proprio buono a nulla.

— Uccidetemi — mugolò Reich contorcendosi. — Uccidetemi o fatemi rialzare e, per Dio, sarò io a uccidervi!

Powell raccolse il disgregatore. — Provate a flettere un poco i muscoli. Questa paralisi non dovrebbe durare più di pochi secondi. — Si sedette con l’arma sulle ginocchia. — Avete fatto fiasco decisamente. Ero uscito di casa da soli cinque minuti quando mi sono accorto che la storia di Chooka era una frottola. Naturalmente gliel’avete suggerita voi.

— Voi siete pieno di frottole! — urlò Reich — voi e i vostri principi morali!

— Chooka ha detto che si trattava dell’arma che uccise D’Courtney — continuò Powell imperturbabile. — È vero, ma lei non poteva saperlo. Così me ne sono tornato indietro.

Reich si rialzò con grande sforzo, ansimando orribilmente.

D’improvviso infilò una mano in tasca ed estrasse la scatola di bulbi esplosivi. Powell s’inarcò e sferrò un violento calcio nello stomaco a Reich.

I proiettili schizzarono lontano. Reich s’accasciò su un divano.

— Quando imparerete che non si può prendere di sorpresa una telespia? — disse Powell. Si avvicinò alla scatola e la raccolse. — Un intero arsenale oggi, vero? Vi state comportando più come un individuo ricercato che come un uomo libero. Notate bene che ho detto libero, non innocente.

— Libero per quanto tempo? — disse Reich tra i denti. — Neppur io ho mai parlato d’innocenza. Ma libero per quanto tempo?

— Avevo tutti gli elementi per istruire un processo fatale per voi. Ogni particolare era esatto. L’ho controllato anche ora, quando ho captato i vostri pensieri in presenza di Barbara. C’è stata un’unica lacuna che mi ha respinto in alto mare. Siete libero, Reich. Il vostro caso è stato archiviato.

Reich spalancò tanto d’occhi. — Archiviato il mio caso?

— Potete deporre le armi, Reich, nessuno vi darà delle noie.

— Questo è un altro dei vostri stratagemmi da telespia!

— Vi spiegherò tutto allora. So ogni cosa di voi. So quanto avete offerto a Gus T8… Che cosa avete promesso a Jerry Church… Dove avete pescato quel gioco della Sardina… Come avete usato le capsule Rhodopsin di Wilson 1/4 Maine… Come avete scaricato la pistola per crearvi un alibi e come poi l’avete ricaricata con acqua. Fin qui gli anelli della catena si saldano completamente. Metodo e opportunità. Ma rimaneva la lacuna del movente. La Corte esige che il movente sia dimostrato con prove obiettive e io non ho potuto produrle.

— Voi mentite!

— Potrei accusarvi di violazione di domicilio e tentato omicidio, ma è un’accusa insufficiente e probabilmente riuscireste a scaricarvene. I miei soli testimoni sarebbero una telespia e una ragazza ammalata.

— Devo credervi? Non avete nessun elemento, Powell. Vi ho battuto su tutta la linea. Ecco perché ora cercate di prendermi in trappola. — Reich si interruppe di colpo. — Questa è probabilmente la trappola più pericolosa e io ci sono caduto. Che dannato idiota.

— State zitto — sbottò Powell — quando vi agitate così non riesco a captare un bel niente!

Powell si concentrò su Reich poi il suo viso impallidì. — Ecco! Peetcy aveva ragione. Movente passionale e noi pensavamo che si divertisse a dir sciocchezze. L’immagine di Reich e di Barbara unite come due fratelli siamesi… Il senso di colpevolezza di D’Courtney. Non c’è da stupirsi se Reich non poté uccidere me e Barbara da Chooka… Ma il delitto non ha più importanza ora. La cosa è ben più profonda e più pericolosa di quel che io abbia mai immaginato.

S’interruppe, si volse e fissò Reich con occhi fiammeggianti. — Ma sapete fino a che punto siete pericoloso? Sa un flagello di essere letale? La morte è cosciente di essere morte?

Reich stralunò gli occhi in viso a Powell, sconvolto.

— Perché chiederlo a voi? — mormorò Powell. — Voi non sapete di che cosa sto parlando. Non lo saprete mai.

Si accostò al bar, riempì due coppe di brandy e le fece trangugiare a Reich una dopo l’altra. Reich s’ingozzò e sputacchiò rabbiosamente.

— Sappiate questo — disse Powell. — Il processo contro di voi è chiuso a causa di questi tranelli, di queste insidie in cui cadete. Se avessi conosciuto prima la loro esistenza avrei infranto i miei principi e vi avrei ucciso.

Reich smise di sputacchiare.

— Quando avete offerto la fusione a D’Courtney egli vi rispose WWHG, che significa accetto. Non avevate ragione di ucciderlo. Questa era la nostra lacuna!

Reich impallidì. — WWHG: rifiuto.

— No, accetto. Quando lo seppi mi resi conto che non avrei potuto chiedere la vostra condanna. Ma non sono io l’uomo che vi insidia, che tenta di uccidervi. C’è un altro che tenta di uccidervi perché sa che siete sfuggito alla disintegrazione. Lui ha sempre saputo quanto io ho scoperto solo ora: che voi siete una spaventosa minaccia per tutto il nostro futuro.

Reich si alzò a fatica dal divano. — Chi è? Chi è?

— Il vostro antico nemico, Reich. Non riuscirete mai a sfuggirgli… a nascondervi… e io spero che non riuscirete mai a mettervi in salvo.

— Chi è?

— L’Uomo senza Volto.

Reich gli volse le spalle e uscì barcollando dalla casa.

15

Devi pensare. Che cosa ti è accaduto? Perché non pensi?

Paura, Tensione…

Mentiva. Una gigantesca trappola. WWHG: rifiuto. Ma perché mentiva? A che gli può servire?

…Ansietà, cominciano già.

L’Uomo senza Volto. Breen potrebbe averlo raccontato a Powell. Anche Gus 18. Pensaci!

Paura…

Non c’è nessun Uomo senza Volto. Si tratta solo di un incubo.

Tensione…

E i tranelli, allora? Ero nelle sue mani: perché non l’ha fatta finita con me? E mi ha detto che sono libero. Che cosa medita? Pensaci!

Ansietà…

È il tuo nemico. Non riuscirai mai a sfuggirgli… a nasconderti… a metterti in salvo… No, non è l’Uomo senza Volto. È Powell!

Una mano gli toccò la spalla.

— Signor Reich?

Reich si rese conto che pioveva a dirotto. Giaceva su un fianco, le ginocchia piegate, fradicio, tremante di freddo. Si trovava sulla spianata dell’Inlet Bombe. Intorno gli alberi frusciavano, grondanti. Una figura era curva su di lui.

— Chi siete?

— Galen Chervil. Quello della festa di Marie Beaumont. Posso farvi quel famoso favore, signor Reich?

— Non leggetemi nel pensiero, ve ne prego.

— Ma no, signor Reich. Non lo facciamo, d’abitudine… — Il giovane Chervil s’interruppe. — Non sapevo che foste al corrente che ero una telespia.

— Vi conosco tutti, dannati…

— Non parlate così, signor Reich. Mi fate venir voglia di darvi ragione.

Il giovane Chervil lo prese sotto per le ascelle e l’aiutò a rialzarsi, fissando quel suo viso spaventato.

— Siete stato assalito, signor Reich?

— Cosa? No.

— Un incidente, signore?

— No, io… Oh, andatevene all’inferno!

— Certo, signore, ma pensavo aveste bisogno di aiuto e vi devo un favore, ma…

— Tornate qui. — Reich si abbrancò al tronco di un albero, si drizzò in piedi e fissò Chervil con occhi iniettati di sangue. — Siete pronto a farmi qualunque favore?

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