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Voleva dire papà. È colpa sua se è troppo piccola per articolare distintamente una parola?

Powell si inginocchiò accanto a Barbara. — Di’ papà, piccina. Papà?

— Tata — ripeté Barbara con un incantevole balbettìo.

Powell rinunciò. Discese attraverso gli strati coscienti della ragazza ai preconcetti.

Salve Barbara.

— Ancora voi?

Sai chi sono? Vorresti sapere perché sei sepolta quaggiù in questa solitudine?

—  Ditemelo.

Sei venuta al mondo. Hai avuto un padre e una madre. Sei cresciuta fino a diventare una bella ragazza con i capelli biondi e gli occhi scuri. Hai fatto un lungo viaggio da Marte alla Terra con tuo padre e ti trovavi…

—  No. Non c’è nessuno, all’infuori di voi.

Ne sono veramente addolorato, ma bisogna che viviamo ancora quell’agonia.

—  Non so che volete dire, ma, vi prego… vi prego! Rimaniamo noi due soli nel buio.

C’era tuo padre nell’altra stanza, la camera delle orchidee, e improvvisamente abbiamo udito qualcosa… Powell trasse un profondo respiro e gridò: — Aiuto, Barbara!

Sensazione di lenzuola e coperte. Pavimento freddo sotto i piedi nudi e lungo corridoio senza fine finché i due irruppero nella camera delle orchidee, lanciarono un urlo e si sottrassero con un rapido balzo all’atterrita stretta di Ben Reich, mentre lui alzava qualcosa verso la bocca di papà. Che cosa? Trattieni quest’immagine. Fotografala. Dio mio! Quell’orribile esplosione soffocata.

I due gemettero e si trascinarono carponi sul pavimento per strappare un malefico fiore d’acciaio dal cereo… Powell si accorse improvvisamente che Mary Noyes lo stava trascinando, evidentemente per sollevarlo. L’aria intorno crepitava di indignazione.

Non posso lasciarti solo un minuto!

Che ora è, Mary?

Le nove e quaranta. Sono entrata e vi ho trovato tutt’e due inginocchiati sul pavimento, laggiù.

Lo so. Ma ho saputo finalmente ciò che cercavo. Si tratta di un’arma, Mary. Un’antica arma esplosiva. Ne ho un’immagine chiarissima. Dà un’occhiata…

Dove se l’è procurata? In un museo?

Non credo. Vedrai: prenderò due piccioni con una sola fava.

Powell si avviò barcollando al telefono e compose il numero BD-12232. Immediatamente il volto contorto di Jeremy Church comparve sullo schermo.

— Salve, Jerry.

— Salve, Powell…

— Per caso Gus T8 ha comprato da te una pistola, Jerry?

— Una pistola?

— Sì, arma da fuoco stile XX secolo. È stata usata nell’assassinio di D’Courtney.

— No!

— Sì. Penso che Gus T8 sia l’assassino che cerchiamo. Anche il signor Peetcy la pensa così. Vorrei darti l’esatta descrizione della pistola e sapere se effettivamente l’ha acquistata da te. — Powell esitò e poi soggiunse, imprimendo alle sue parole il tono della massima gentilezza: — Mi faresti un grande favore, Jerry, e te ne sarei estremamente grato. Estremamente. Aspettami. Sarò da te fra mezz’ora.

Powell attaccò il ricevitore. Guardò Mary. Immagine di un occhio strizzato.

Ciò dovrebbe dare al piccolo Gus il tempo di muoversi.

Perché Gus? Quando Peetcy ha avuto questa informazione? Pensavo che Ben Reich fosse… Capisco! Church vendette l’arma a Reich.

Può darsi. Gestisce un monte di pegni, e un monte di pegni è il luogo più simile a un museo.

Così vuoi mettere Church e T8 uno contro l’altro.

E tutti e due contro Reich. Non siamo riusciti a trionfare su un piano obiettivo, d’ora in poi ricorreremo a trucchi telepatici.

Ma supponi di non riuscire a metterli contro Reich. Che cosa succederà se faranno entrare Reich nel gioco?

Non possono. Keno Quizzard è terrorizzato a morte e Reich è sulle sue piste, deciso a raggiungerlo e obbligarlo al silenzio.

Sei un vero delinquente, Presi

Grazie, Mary. Proprio un bel complimento.

11

L’antro di Church era avvolto nell’ombra. Un’unica lampada a irradiazione limitata ardeva sul banco, diffondendo una sfera di luce attenuata per un raggio di due piedi. Parlando i tre uomini uscivano e rientravano in quell’alone di luce.

— No — disse Powell, seccamente. — Come telespie potete considerare insultante il fatto che io mi serva del linguaggio parlato per rivolgermi a voi. Quanto a me io la considero una prova di buona fede. Mentre parlo non posso leggere il vostro pensiero.

— Non necessariamente — rispose T8. La sua faccia da gnomo s’affacciò nel cerchio di luce. — È troppo nota la tua sottigliezza, Powell.

— Non la sto esercitando adesso. Sto facendo indagini per un delitto. Leggervi nel pensiero non mi servirebbe proprio a nulla.

— Che cosa vuoi, esattamente, Powell? — lo interruppe Church.

— So che non hai venduto la pistola a Gus. L’hai venduta a Reich.

La faccia di T8 si riaffacciò nell’alone di luce. — Allora perché sostenere che l’ho comprata io?

— Per farti venir qui, Gus. — Si volse a Church. — Tu eri in possesso di quell’arma, Jerry. Reich venne qui per farsela dare. Non era la prima volta che trafficavate insieme. Non ho dimenticato quella truffa…

— Maledizione! — esclamò Church.

— Per causa della quale fosti scacciato dalla Lega — continuò Powell. — Tu e Reich vi divideste mezzo milione, risultato di quell’affare. Ricordo che offristi la tua parte per essere riammesso alla Lega…

— E ne ebbi un rifiuto.

— Non chiedo altro che quella pistola — disse Powell.

— Offri molto?

— Mi conosci, Jerry. Credi davvero che farei un’offerta di questo genere?

— Allora quanto sei disposto a pagare per la pistola?

— Farò il meglio che potrò, credimi; ma non prometto nulla.

— Io conto già sulla promessa di un altro — mormorò Church.

— Pensaci bene: devi fidarti di me o fidarti di Ben Reich.

Il viso di Church scomparve nell’ombra. Dopo una pausa, lui parlò, da quel buio: — Non ho venduto nessuna pistola, sappilo, telespia, e non so niente su pistole usate in delitti. Questa è la mia testimonianza su un piano di obiettività.

— Grazie, Jerry. — Powell sorrise, e si volse a T8. — Voglio sottoporti una questione tecnica, Gus. Prescindendo dal fatto che tu sei complice di Ben Reich…

Un momento, Powell…

—  Continuiamo a usare il linguaggio parlato, Gus, non lasciarti prendere dal panico. Tutto quello che voglio sapere è come mai la Lega non è riuscita a esercitare su di te un’adeguata influenza. Tu sei uno psicanalista di professione e dovresti saper cogliere il difetto del nostro meccanismo formativo prima che noi ti mettiamo al bando.

— Mettermi al bando? Perché? — La tranquilla sicurezza che T8 avvertiva nella mente di Powell, l’indifferente accettazione della sua rovina come di un fatto compiuto sconvolsero la piccola telespia.

— Faresti meglio a cercarti subito una buona sistemazione. Ma mentre sei ancora membro della Lega, vorrei che dedicassi la tua attenzione al tuo stesso caso. Come mai non siamo riusciti a formarti? E a qual punto siamo falliti nell’intento? Apprezzerei un tuo parere prima che tu sia finito.

Che cosa intendi con finito?

— Esiliato. Espulso. Guarda Jerry. È l’immagine di quello che sarai tu, dopo la riunione del prossimo consiglio.

Non riuscirai mai a provare niente. Non…

— Idiota! Non hai mai assistito a un processo vero e proprio? Qui non ci sarà Peetcy a occuparsi del tuo caso. Te ne starai seduto al banco degli accusati e T’sung Hsai, Akins, Joyce, Chevisance, Vigo, Catzerie, Tudor Franion, tutti i primo grado, cominceranno a esaminarti. Te lo dico io, che sei finito!

Aspetta, Powell. Il viso da manichino si contorse per il terrore. La Lega tiene conto delle confessioni. Quando ci si immischia nelle faccende di un dannato psicopatico come Reich, sia pure per ragioni professionali, si finisce con l’identificarvisi. Venne da me a raccontarmi di un suo incubo in cui gli compariva un uomo senza volto. E…

30
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