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L’ologramma si immobilizzò.

Nello stesso istante, la linea di Winterton trillò. — Chiamata Codice Uno, Signor Winterton. Ripeto chiamata Codice Uno…

Winterton disse: — Proceda. Via cavo, per favore. — Soltanto in quel momento Jackson notò il sottile filo isolato che correva discretamente dal colletto del cappotto di Winterton fino al suo orecchio sinistro. Le chiamate di Codice Uno del suo studio legale giungevano su un canale fortemente criptato. Una volta che il telecomando che aveva in tasca li aveva decodificati, però, i dati erano passibili di intercettazione ambientale. A meno che arrivassero al suo cervello non via radio ma tramite cavi schermati vecchio stile. A volte, rifletté freddamente Jackson, i metodi all’antica erano i migliori. Come esaminare gli esperimenti della K-C visivamente e di persona.

Il volto allungato e aristocratico di Evan Winterton tremò all’improvviso. Gli occhi incavati si spalancarono, quindi si chiusero. Jackson si rese conto di assistere a una reazione emotiva estrema di quell’uomo. L’ologramma bloccato di Thurmond Rogers scomparve repentinamente.

— Che c’è? — chiese Jackson. — Cos’è successo?

Winterton si prese un momento di tempo per rispondere. La sua voce sembrò gracchiare. — Qualcuno ha fatto saltare in aria il Rifugiò.

— Il Rifugio?

— Esplosione nucleare. Dall’esterno, la traiettoria del missile aveva origine in Africa. Il presidente ha dichiarato uno stato di allerta nazionale. — Winterton si alzò, fece un passo avanti, senza alcuno scopo, e cominciò a digitare freneticamente sul telecomando, continuando a restare in ascolto dell’impianto auricolare. Jackson cercò di assimilare la notizia. Il Rifugio sparito. Così come La Solana. Tutti gli Insonni, o quasi. Ma lo sapevano soltanto lui, Vicki e Theresa. Il resto del mondo pensava che Miranda Sharifi fosse al sicuro nella base di Selene.

— Chi…?

— Non importa — commentò Winterton, e Jackson comprese che non gli importava sul serio. La Cisnero, Linville, Winterton e Adkins aveva molti clienti che trattavano direttamente o indirettamente con il Rifugio. Il groviglio di imprese di Jennifer Sharifi, gli investitori, le compagnie fiduciarie e le attività di data-atoll avevano bisogno di una legione di avvocati, sia Insonni sia, come paravento, Dormienti. Ogni istituzione finanziaria del mondo avrebbe reagito al massacro del Rifugio. Sarebbero occorsi decenni per chiarire tutte le implicazioni legali.

I Vivi non avevano decenni a disposizione. Non se il neurofarmaco si fosse diffuso.

— Mi dispiace, Jackson, devo andare — disse Winterton. — Affari urgenti al mio studio.

— Ma io l’ho assunta! — protestò Jackson. — Lei è obbligato a restare finché noi…

— Mi dispiace ma non lo sono — replicò Winterton. — Al momento non abbiamo ancora messo nulla per iscritto. Se non si trattasse di questioni di priorità assoluta nel mio studio… Ma di certo lei comprende che questo cambia tutto. Il Rifugio è stato distrutto.

Nemmeno Evan Matthew Winterton riusciva a nascondere una nota di timore reverenziale nella voce, notò Jackson mentre l’avvocato si allontanava.

Jackson fissò la vasca dell’atrio con la sua acqua biancastra. I pesci argentati continuavano a sfrecciare e balzare incessantemente. Il loro metabolismo era geneticamente accelerato per reggere quel livello di attività. Si chiese che cosa mangiassero.

"Il Rifugio è stato distrutto. Questo cambia tutto." E, con la voce di Vicki: "Dipende da te, Jackson"!

Non voleva che dipendesse da lui. Lui era un individuo, non particolarmente influente e la sua istruzione personale aveva rafforzato il suo credo che nessun individuo faceva mai la differenza. La scienza era contraria. L’evoluzione non si interessava mai al singolo, ma solo alla sopravvivenza della specie. La chimica cerebrale sagomava la scelta individuale delle azioni, indipendentemente da quanto la persona in questione credesse nel libero arbitrio. Perfino le grandi scoperte scientifiche, se non fossero state fatte dagli uomini e dalle donne che le avevano fatte, alla fine sarebbero state compiute da qualcun altro. Quando il lento accumulo di brandelli di conoscenza raggiungeva una massa critica, allora si avevano le macchine a vapore, la relatività o l’energia-Y. L’individuo non era mai realmente importante per un cambiamento radicale. Forse l’eccezione era rappresentata da Miranda Sharifi… ma Miranda Sharifi non era stata umana e non erano rimaste più Miranda Sharifi.

Inoltre Jackson non lo voleva. Desiderava vivere tranquillamente con Theresa, essere in grado di riconquistare l’amore di Cazie e di praticare la medicina, la medicina convenzionale, quella che aveva studiato prima che gli Insonni cominciassero a rimodellare il mondo. In quello stato, non poteva avere nessuna di quelle cose, ma restavano ciò che desiderava.

Era vero?

Se avesse voluto praticare la medicina convenzionale si sarebbe unito ai Medici per l’Aiuto Umano, lasciando la sua comoda enclave ed esercitando fra i bambini Vivi che morivano per la mancanza di cure mediche. Se davvero avesse voluto indietro Cazie non le si sarebbe opposto sul ruolo della TenTech nell’imporre le finalità dello studio della trasmissione del neurofarmaco. Se avesse voluto vivere tranquillamente con Theresa perché non era con lei, nel loro appartamento con vista sull’Eden protetto di Central Park?

"Benvenuto all’evoluzione umana."

Si alzò. I pesci argentati continuarono a piroettare freneticamente nella vasca bianca. Probabilmente il metabolismo modificato geneticamente non permetteva loro di fermarsi.

— Edificio — disse Jackson. — Di’ alla sicurezza che sono pronto a iniziare le procedure di decontaminazione per entrare nei laboratori a rischio biologico sigillati.

Un ologramma a distanza di Cazie gli apparve accanto al gomito. Jackson era appena emerso dalla Decontaminazione, vestito con un camice verde usa e getta della Kelvin-Castner. Il vestito non offriva alcuna protezione. Forse la K-C non si preoccupava di ciò che avrebbe potuto infettarlo più di quanto non si fosse preoccupata di ciò che avrebbe potuto portare con sé. O forse sarebbe dovuto passare attraverso altre Decontaminazioni prima di ispezionare i laboratori a rischio biologico dove si stava ricreando il neurofarmaco inibitore. Sempre che tali laboratori esistessero.

L’ologramma di Cazie, proiettato da dentro la Kelvin-Castner o da fuori, disse: — Salve, Jackson. Nonostante tutto, è bello rivederti in carne e ossa.

Le sue maniere erano perfette. Non fredde, non accusatrici, non ingrazianti, non falsamente amichevoli. Cazie parlava con espressione grave, tranquilla, appena con un’ombra di rammarico perché le cose non potevano essere diverse, un’ombra di rispetto per il diritto di Jackson di fare ciò che faceva. Perfette.

— Salve, Cazie. — Sconcertato, provò per lei un’improvvisa fitta di pietà. Perché non provava niente altro. — Possiamo iniziare?

— Sì. Ci sono moltissime cose da farti vedere e arriverà ben presto qualcuno per mostrartele. Ma mentre eri in Decontaminazione, è arrivata una complicazione.

— "Arrivata"?

— La tua amica Victoria Turner. Con quella ragazzina Viva, la madre dei campioni di tessuto giovanili. La signorina Turner pretende di essere ammessa ovunque tu ti trovi. Lo pretende con una certa veemenza, potrei aggiungere.

La proiezione di Cazie guardò Jackson in modo espressivo, con un’improvvisa vulnerabilità negli occhi olografici. Deliberata o genuina? Non era mai stato in grado di capirlo, con Cazie. E ormai non gli importava più.

Rifletté velocemente. — Fai accedere Vicki alla Decontaminazione. Può assistermi durante l’ispezione. Metti Lizzie nella stanza esterna con gli esperti informatici di New York. Sono già arrivati?

— No. Ma temo che la signorina Turner non possa vagare allegramente attraverso i laboratori di proprietà della Kelvin-Castner soltanto perché tu hai una…

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