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— Bene — commentò il dottor Aranow. — Mi piacerebbe visitarlo, dopo.

— Per quale motivo? — chiese Vicki. — Infezioni? Arrossamento da pannolino? Vene varicose?

— Esistono ancora deficienze strutturali ed endocrine — rispose altezzoso il dottor Aranow. — Il Depuratore Cellulare elimina solo i difetti di funzionamento, non ricostruisce ciò che manca.

Lizzie esclamò: — Ma Dirk non ha deficienze, lui!

— No, sono certo che non ne ha — le disse il medico cercando di tranquillizzarla. — È soltanto un controllo di routine. Ma prima, che cosa sarebbe questo piano per cui avete bisogno di aiuto?

— Si tratta… no, da un’altra parte — suggerì Lizzie. Una piccola folla si dirigeva verso di loro: Tasha, Kim, George Renfrew e il vecchio signor Plocynski, mentre Scott e Shockey ispezionavano l’aeromobile. Al momento Lizzie non aveva parlato a nessuno del suo progetto se non con Vicki. E se fosse arrivata anche sua madre? Lizzie non aveva voglia di rispondere alle domande di Annie.

— Quale altra parte? — chiese Vicki. Stava sorridendo di nuovo.

Il dottor Aranow propose: — Saliamo in aeromobile e decolliamo.

— Nervoso, Jackson? — chiese Vicki. — Non siamo luddisti, sai. Quella che vedi sul volto di Shockey non è rabbia, è invidia.

— Sì, nell’aeromobile — confermò Lizzie. Qualcuno forse le avrebbe impedito di salirci con il dottor Aranow?

Non lo fece nessuno. Era un’aeromobile più grande di quella dell’ultima volta: aveva quattro sedili. Lizzie salì davanti, col bambino, Vicki, dietro. In silenzio, il dottor Aranow fece decollare il veicolo, volò per un chilometro e mezzo fino al fiume (così in fretta!) e atterrò sulla sponda. L’erba era avvizzita e gli steli spessi degli aster rinsecchiti. Rocce grigie e acqua fredda. Sulla sponda opposta, un coniglio che sembrava avere la rabbia sfrecciò via. Lizzie desiderò che l’aeromobile fosse atterrata in qualche altro posto, ma ebbe paura di dirlo. La paura la fece infuriare con se stessa e sentì le parole che le uscivano a voce alta, sfrontate e da Vivo.

— Il Supervisore Distrettuale Wayland è morto, lui. Abbiamo chiamato il suo ufficio per chiedere l’apertura di un deposito perché noi vogliamo restare, noi, nello stesso posto anche in inverno. Il programma ha risposto che noi non eravamo registrati come votanti nella Contea di Willoughby e che non potevamo avere gettoni per il deposito senza essere registrati. Poi il programma ha detto che era necessario avere la residenza da tre mesi. Ci siamo messi in lista e abbiamo aspettato tre mesi. Sono scaduti ieri. Allora abbiamo richiamato e il programma ha detto che il Supervisore Wayland non era disponibile.

— "Morto" è decisamente non disponibile — commentò Vicki dal sedile posteriore. Lizzie la ignorò.

— Allora ho saccheggiato qualche banca dati per scoprire dov’era il supervisore. Non era da nessuna parte. Ho controllato nel database delle morti. È morto un mese fa. Lei era indicato come il "medico certificante".

— Già — ammise il dottor Aranow. Aveva un’espressione vacua.

— Allora ho continuato a indagare, io, per scoprire come mai Harrisburg non faceva elezioni speciali, come si dovrebbe quando un servitore eletto muore. È saltato fuori che il governo statale non sapeva nemmeno che il supervisore distrettuale era morto.

Il dottor Aranow confermò: — Ho controllato anche io dopo la tua chiamata. Tutti sostengono che si tratti di un difetto nel sistema.

— Oh, sì, certo — commentò Vicki. — Fammi un po’ indovinare, Jackson. Durante l’inspiegata assenza di Wayland non sono stati autorizzati servizi distrettuali che quindi non sono costati niente a nessuno. La bisnipote di Wayland ha il controllo della sua intera e non scarsamente considerevole fortuna, il che è una bella coincidenza, visto che è stato il suo sistema di casa quello che ha creato il buco di programma con Harrisburg.

Il dottor Aranow si girò sul sedile per guardare Vicki. — Conosci Ellie Lester?

— No. Però conosco i Muli.

— Dal punto di vista di quello che se ne è andato? Come Lord Jim conosceva la marina mercantile?

— Più come Orazio conosceva le legioni romane.

Di che cosa stavano parlando? Lizzie aveva perso il controllo della conversazione. Disse a voce alta: — E così ho detto a Harrisburg che dovevano indire elezioni speciali e mi hanno risposto che avevano in programma di farlo. Il primo aprile. Ci sono due candidati e tutti e due hanno programmato discorsi per la campagna elettorale sul Canale 63. Però…

Vicki la interruppe. — I due discorsi, naturalmente, conterranno le stesse stanche promesse, le stesse insignificanti dichiarazioni di fornire servizi consistenti e affidabili. Nel frattempo, ci sono esattamente duecentosessanta votanti registrati per elezioni extra-enclave nella Contea di Willoughby. La nostra tribù, più qualcuno delle enclavi di montagna in cui si trovano quei Muli che si sono trasferiti fuori da Manhattan nelle residenze estive, durante le Guerre del Cambiamento. Quelli che sono scappati dalla rivoluzione. Lavoratori unitevi, non avete altro da perdere se non i vostri depositi.

Lizzie proseguì: — Così noi…

Vicki riprese: — L’idea, in parte, è che tu, sfruttando le tue impeccabili credenziali da Mulo, possa scoprire i veri interessi politici di questi due candidati con lo scopo di…

Lizzie esclamò: — Lo dico io! — così forte che Dirk si svegliò e sbatté le palpebre. — Vicki, questo lo dico io. È un’idea mia.

— Mi dispiace, piccola — si scusò Vicki, appoggiando una mano sulla spalla di Lizzie. Fu quasi peggio.

— Non sono piccola. Te l’ho già detto tante volte!

A quel punto, Vicki e il dottor Aranow si scambiarono uno sguardo, e Lizzie si accorse che i due si divertivano alle sue spalle e si arrabbiò così tanto che non le importò nulla del fatto che, per la prima volta, i due sembrassero essere d’accordo su qualche cosa. Non le interessò nemmeno che fosse una buona cosa per il progetto. Pensavano tutti e due che lei fosse ancora una bambina. E tutti e due avrebbero avuto modo di scoprire maledettamente bene che non era così. Lei era Lizzie Francy, il migliore pirata informatico del paese, era una mamma e avrebbe reso il mondo un posto migliore per il suo bambino. Da sola, se fosse stato necessario. "Quello" sì che li avrebbe fatti ricredere, perché il suo piano avrebbe funzionato e nemmeno le leggi dei Muli l’avrebbero fermata, quella volta.

Disse con voce glaciale: — Noi eleggeremo un nostro candidato, noi, come supervisore distrettuale. Qualcuno della tribù. Un Vivo.

Ecco, così andava meglio. Il dottor Aranow la stava guardando come se fosse davvero riuscita a sorprenderlo, lei. Come se lei fosse stata una che perfino un Mulo doveva notare!

Poi, però, l’espressione dell’uomo cambiò. Le disse gentilmente, anche troppo gentilmente: — Ma Lizzie, anche se ci riuscissi, anche se fossi in grado di fare eleggere un Vivo supervisore distrettuale, non sai che i Muli pagano le tasse fornendo servizi a loro spese? In cambio di voti? In quel modo ottengono il potere per creare leggi che vadano bene a loro e voi popolazione ottenete i beni e i servizi per sopravvivere. Ma se venisse eletto un Vivo, come potrebbe rifornire un deposito? Non avete i soldi per cominciare. Vedi, mia cara…

— Non parlarmi come se fossi una bambina, figlio di puttana!

Il dottor Aranow sbarrò gli occhi. Alle sue spalle, Lizzie riuscì a sentire Vicki che si scuoteva dalle risate, contenendole a mala pena. In quel momento li odiò tutti e due. Quanto meno, però, aveva ottenuto l’attenzione del dottor Aranow. Fra le sue braccia, Dirk si mosse e cominciò a piagnucolare. Lizzie abbassò la voce, e il bambino riprese a dormire.

— Ne so più io di lei, sull’argomento. Non tutti i rifornimenti dei depositi vengono acquistati con i soldi personali dei politici. C’è un fondo di denaro proveniente dalle tasse che tutti devono versare che viene diviso fra le contee della Pennsylvania e si può prelevare da lì quello di cui si ha bisogno. Quel denaro… io lo voglio.

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