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A
A

Se ed è stato classificato

ti interessa secondo grado

Powell ha

abbiamo l’intenzione di

eleggerti dichiarare

Presidente illecito lo

Toast? spionaggio

Sì, della Sacramento

T8, grazie Mary

ho in cura sono

D’Courtney deliziosi

lo aspetto qui

in città

molto presto

Akins! Chervil! T8! Coraggio! Guardate un po’ tutti che razza di schema telepatico abbiamo costruito!

Cessò il chiacchierio telepatico. Gli ospiti scoppiarono in una risata.

Mi sembra di essere in un asilo infantile. Abbiate un po’ di pietà per il vostro ospite, vi prego. Me ne andrò via di corsa se continueremo a creare questo caos. Un po’ di ordine, vi supplico. Dico ordine, non mi azzardo neppure a dire armonia.

— Senti, Pres, definisci un po’ questo schema.

Scusa Noi pensavamo

T8 che fosse ma io

Alan Seaver il candidato

all’elezione non

sono disposto Pres

che essendo a rivelarti

tra i non sposati

potrebbe nuocere niente

riguardo alla

presenza Lega

cioè ai suoi di D’Courtney

piani eugenetici perché non

Grazie Mary capto il suo arrivo

— Che cosa importa la definizione?

— Di’, di’. Tessuto? Curve matematiche? Musica? Disegno architettonico?

— Tutto quel che volete. Purché non mi facciate dolere il cervello.

Ci fu un altro generale scoppio di risa. Poi il campanello squillò ancora e Alan Seaver (un secondo grado, avvocato, di un’equità definita solare) fece il suo ingresso con una ragazza. Era piccola e timida, attraente, sconosciuta a tutti. Il suo complesso telepatico era ingenuo e non eccessivamente pronto a reagire. Era evidentemente un terzo grado.

Umilissime scuse per il ritardo. Fiori d’arancio e nozze ne sono il motivo. Ho fatto la mia domanda per strada. Questa è Helen Post.

— E io temo di aver accettato — disse Helen.

— Non parlare — sbottò Seaver. — Non siamo qui a schiamazzare come i terzo grado. — Ti avevo raccomandato di non parlare.

—  Me n’ero dimenticata — balbettò, e il colore della sua vergogna e della sua paura riempì la camera. Seaver le gettava occhiate di fuoco. Powell si avvicinò alla ragazza, le prese la mano tremante e le invase la mente di un caldo flusso di simpatia.

— Non badateci, Helen. È un povero secondo grado, uno snob, un arrivato. Io sono Preston Powell, il vostro ospite. Faccio da Sherlock Holmes per la polizia. Se Alan vi maltratta ci penserò io a farlo pentire. Venite a far la conoscenza di quei fenomeni dei vostri colleghi telepati. — La condusse in giro per il salotto. Questo è Gus T8, un medicastro. Vicino a lui sono Sam è Sally Akins. Sam è della stessa razza dei T8. Lei è una bambinaia…

Sherlock non sa pronunciare Psicologia Pediatra. Siete la ragazza più carina che io abbia mai visto, Helen. Sto tempestando di nere minacce Sam che farebbe meglio a smetterla di baciarvi.

G… grazie… voglio dire, vi ringrazio.

In una lampeggiante trasmissione telepatica Powell e Akins s’impegnarono in un melodrammatico duello mentale in difesa della ragazza, mentre Seaver li richiamava all’ordine, intimando loro la resa; Sally sfregò insieme due fiammiferi come per dar fuoco ai due rivali ed eliminarli.

La ragazza rise e cominciò a sentirsi più a suo agio.

Quel grassone seduto sul pavimento è Wally Chervil, un secondo grado. La bionda sulle sue ginocchia è June, sua moglie. June è giornalista. Quello è il loro figlio, Galen, sta parlando con Ellery West. Gally non ha ancora fatto l’esame di secondo grado.

Il giovane Galen Chervil, indignato, fece notare che era già stato classificato secondo grado e che era un anno che non aveva dovuto ricorrere a parole di sorta per farsi capire. Powell lo bloccò dinanzi alla soglia cosciente della ragazza e gli spiegò la ragione di quel deliberato errore; non voleva cioè che la poverina si sentisse troppo sola tra tutti quei primo e secondo grado.

— Oh — disse Galen. — Già, fratello e sorella di terzo grado, ecco che cosa siamo, signorina Post. E sono ben contento che siate venuta! Tutte queste bravissime telespie cominciavano a impaurirmi.

— Ho avuto un po’ di paura all’inizio, ora non più.

E questa è la vostra ospite, Helen. Mary Noyes.

Piacere, Helen. Un tost?

Grazie. Hanno un aspetto delizioso.

E ora che ne direste di un gioco? interruppe Powell prontamente. Avete voglia di giocare ai rebus?

Jeremy Church, rannicchiato nell’ombra del portico di pietra, stava addossato alla porta di servizio della casa di Powell, con la mente tesa in ascolto. Era pieno di risentimento, di odio, di disprezzo e si sentiva morir di fame. Era un avvocato esper di secondo grado e moriva di fame. L’ostracismo della Lega era la causa della sua miseria.

Attraverso il sottile pannello di legno d’acero filtrava il vario e complesso diagramma mentale della riunione, uno schema mutevole, esaltante, in continua trasformazione. E Church, esper di secondo grado, che da dieci anni viveva in una dieta di sole parole, si sentiva morir di fame per la sua vera forma di comunicazione.

La ragione per cui ho accennato a D’Courtney è che mi trovo proprio ora ad avere in cura un caso che mi sembra simile.

T8 stava conversando avido di ottenere altre notizie, con Akins.

Oh, davvero? Molto interessante. Mi piacciono gli studi comparativi. Peccato che D’Courtney non sarà spesso a mia disposizione. Akins era un modello di discrezione: e in effetti T8 aveva l’aria di essere a caccia di qualcosa. Forse non lo era, ma certamente si impegnava con lui in un gioco di fughe, di attacco e di difesa, come uno schermidore che si circondi della protezione di un complicato circuito elettrico.

Senti un po’, Al, credo che tu sia stato un po’ brusco con quella povera ragazza. Powell, che aveva fatto espellere Church dalla Lega, si curvava con il suo grande naso a minacciare scherzosamente l’avvocato.

Povera ragazza? Vuoi dire stupida ragazza, Pres. Mio Dio! Puoi pensare a un essere meno dotato per una riunione?

Ma è solo un terzo grado, Al, sii gentile con lei.

Ma mi fa soffrire con il suo comportamento.

E tu pensi che sia una cosa ben fatta sposare una ragazza se la giudichi in modo così negativo?

Non fare l’asino romantico, Pres. Noi dobbiamo sposarci per forza tra colleghi. Tanto vale scegliersi una ragazza carina.

Che ne diresti se la Lega eleggesse presidente Powell, Ellery? Era Chervil a porre la domanda, con il suo sorriso espressivo e la sua pancia imponente.

Presidente, dici?

Sì.

È un uomo in gamba. Romantico, ma molto in gamba. Il candidato perfetto, se solo si decidesse a sposarsi.

Proprio questo è il suo lato romantico. Non riesce a trovare la ragazza ideale.

Ma non è così per tutti voi? Grazie a Dio non sono di primo grado.

Poi un tintinnio di vetri rotti, dalla cucina, e Powell che se la prendeva con T8 con la sua solita aria di predicatore.

Non importa per il bicchiere, Gus. Ho dovuto lasciarlo cadere per distogliere l’attenzione degli altri da te. Emani radiazioni d’ansietà come un asteroide ricco di materiale radioattivo.

E va bene, Powell.

Va bene un accidente. Che cos’è tutta questa faccenda con Ben Reich?

T8, da quel sudicio verme che era, si sentì terrorizzato.

Pareva di vederlo tremare al di là della cortina difensiva con cui subito bloccò l’interferenza di Powell.

Ben Reich? Cosa ti ha fatto pensare a lui?

Tu, Gus. È tutta la sera che si aggira nella tua zona precosciente. Era inevitabile che me ne accorgessi.

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