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L’aria fredda del sistema di ventilazione le fece venire la pelle d’oca su tutte le braccia, e lei rabbrividì.

— Hai freddo? — chiese sollecito Ti, e le sfregò rapidamente le braccia con le mani per riscaldarla, poi recuperò la maglietta e i pantaloncini azzurri dall’angolo della stanzetta dov’erano finiti. Silver se li infilò volentieri. Poi anche il pilota si rivestì, e Silver lo guardò segretamente affascinata mentre si allacciava le scarpe. Coperture così pesanti e scarsamente flessibili, ma del resto anche i piedi erano pesanti e privi di flessibilità. Si augurò che facesse attenzione quando li muoveva. Ora che aveva calzato le scarpe, sembravano due mazze.

Sorridendo, Ti sganciò la sua borsa di volo da una rastrelliera alla parete dove l’aveva appesa mezz’ora prima, quando si erano ritirati nella cabina di controllo. — Ho qualcosa per te.

Silver sollevò la testa, stringendo tutte e quattro le mani con aria speranzosa. — Oh! Sei riuscito a trovare altri libro-dischi della stessa autrice?

— Sì, eccoli… — e da un recesso della sua borsa di volo, Ti estrasse dei sottili quadrati di plastica. — Tre romanzi: tutti nuovi.

Silver li afferrò avidamente e lesse le etichette. «Romanzi Illustrati Arcobaleno»: La follia di Sir Randan, Amore nel chiosco fiorito, Sir Randan e la sposa scambiata, tutti di Valeria Virga. — Oh, che meraviglia! — Passò il braccio superiore destro attorno al collo di Ti e gli diede un bacio spontaneo e appassionato.

Lui scosse il capo con finta disperazione. — Non capisco come tu possa leggere queste sciocchezze. Comunque, credo che l’autrice lavori su commissione.

— Sono stupendi! — Silver difese indignata la sua narrativa preferita. — Sono così… così pieni di colore, di luoghi strani e di epoche lontane; molti sono ambientati sulla vecchia Terra, quando tutti erano ancora dei terricoli. Davvero stupefacenti! La gente teneva animali intorno a sé… quelle enormi creature chiamate cavalli con le quali scorrazzavano in libertà. Immagino che la gravità stancasse la gente. E quei ricchi, come… come i dirigenti della Compagnia, immagino, quelli chiamati «signori» e «nobili» che vivevano in splendide abitazioni, inchiodati alla superficie del pianeta: e nella storia che hanno insegnato a noi non c’era niente di tutto questo! — La sua indignazione era al culmine.

— Ma questa roba non è storia — obiettò lui, — è finzione.

— Ma non è nemmeno la narrativa che hanno fatto leggere a noi. Oh, quella va bene per i piccoli: mi piaceva molto Il piccolo Compressore, l’abbiamo fatto rileggere un mucchio di volte alla nostra madre del nido. E anche la serie di Bobby BX-99 non era male: Bobby BX-99 risolve il mistero dell’umidità in eccesso… Bobby BX-99 e il virus delle piante: è stato allora che ho deciso di specializzarmi in idroponica. Ma è molto più interessante leggere quello che riguarda i terricoli. È così… così… quando leggo questi — e strinse a sé i piccoli quadrati di plastica, — è come se fossero più veri di quanto lo sia io. — Silver sospirò profondamente.

Per quanto, forse, Van Atta assomigliava un po’ a Sir Randan: aveva un rango, una posizione di potere, e perdeva facilmente le staffe. Silver si chiese come mai il cattivo carattere sembrasse tanto eccitante e attraente in Sir Randan, così pieno di affascinanti conseguenze. Quando Van Atta si arrabbiava, a lei veniva mal di stomaco. Forse le donne terricole avevano più coraggio.

Ti scrollò le spalle divertito e sconcertato al tempo stesso. — Se ti diverte, non ci vedo niente di male. Ma da questo viaggio ti ho portato qualcosa di meglio… — e frugò di nuovo nella borsa, traendone un pezzo di stoffa color avorio, con pizzi e merletti di tulle. — Ho pensato che potessi indossare una camicetta come una donna qualunque. Ci sono dei fiori nel disegno, quindi ho pensato che ti sarebbe piaciuto, visto che lavori in Idroponica e tutto il resto.

— Oh… — Una delle eroine di Valeria Virga avrebbe potuto trovarsi a proprio agio con un simile abbigliamento. Silver tese una mano, ma poi la ritrasse. — Ma… non posso prenderlo.

— Perché no? I libro-dischi li prendi. Non mi è costato tanto.

Silver, che dalle sue letture si era fatta un’idea abbastanza chiara di come funzionasse il denaro, scosse la testa. — Non è quello. È che… lo sai, non credo che la dottoressa Yei approverebbe i nostri incontri. E nemmeno un sacco di altra gente. — E, in effetti, Silver era sicura che la parola «disapprovazione» non si avvicinasse nemmeno lontanamente allo scalpore sollevato dalla sue relazioni segrete, se si fossero scoperte.

— Puritani — sbuffò Ti, — non lascerai che comincino adesso a dirti quello che devi fare, vero? — Ma dal tono sprezzante traspariva una certa ansia.

— E neppure ho intenzione di cominciare a dir loro quello che faccio — gli fece notare Silver. — E tu?

— Oh, Dio, no — rispose agitando le mani inorridito.

— Quindi siamo d’accordo. Sfortunatamente, quella — e indicò la camicetta con un gesto pieno di rimpianto, — è qualcosa che non posso nascondere. Non potrei indossarla senza che qualcuno mi domandi delle spiegazioni su come l’ho avuta.

— Oh — disse lui, con il tono abbacchiato di chi è stato messo di fronte a un fatto incontrovertibile. — Già, immagino che avrei dovuto pensarci da solo. Pensi che potresti metterla da parte per un po’? Ho passato la mia licenza di gravità su Rodeo perché tutti i posti premio sulle navette di Orient IV vengono assegnati a quelli con maggior anzianità. Be’, qui si possono accumulare molte ore assai più in fretta, con tutto questo movimento di merci. Ma tra pochi cicli avrò il grado di comandante di navetta e ritornerò allo stato permanente di balzo.

— Non posso neppure dividerla — disse Silver. — Vedi, il bello dei libro-dischi e dei video-drammi è che, oltre ad essere piccoli e occultabili con facilità, si possono passare a tutto il gruppo senza che si consumino. Nessuno resta senza. Così ottengo molta… uhm, cooperazione quando voglio, diciamo, andarmene un po’ per conto mio. — E con un cenno del capo indicò l’intimità di cui godevano in quel momento.

— Ah — commentò imbarazzato Ti e si interruppe. — Non… non mi ero reso conto che distribuissi in giro quella roba.

— Non pensavi che la dividessi con gli altri? — disse Silver. — Questo sarebbe davvero sbagliato. - E lo fissò leggermente offesa, spingendo verso di lui la camicetta in un impeto di indignazione, prima ancora di riflettere ed eventualmente cambiare idea. Fu sul punto di aggiungere altre spiegazioni, ma poi ci ripensò.

Era meglio che Ti non sapesse del subbuglio che era nato quando un libro-disco, dimenticato per sbaglio in un visore era stato trovato da un terricolo del personale dell’Habitat e portato alla dottoressa Yei. Quante ricerche… messi sull’avviso appena in tempo, erano riusciti con successo a nascondere il resto della biblioteca di contrabbando, ma l’intensità con cui era stata condotta quella ricerca era bastata per far capire a Silver quanto la sua malefatta fosse grave agli occhi delle autorità. Da allora c’erano state altre due ispezioni a sorpresa, anche se non erano più stati trovati libro-dischi. Ormai aveva capito l’antifona.

Addirittura, il signor Van Atta in persona l’aveva presa in disparte, sì, proprio lei, cercando di indurla a denunciare il furfante tra i suoi compagni. Lei era stata sul punto di confessare, ma si era fermata appena in tempo, anche se la rabbia furibonda di Van Atta le aveva fatto venire un nodo in gola. — Crocifiggerò quel piccolo serpente quando gli metterò le mani addosso — aveva ruggito Van Atta. — Forse, Van Atta, la dottoressa Yei e tutti i funzionari messi insieme, non sarebbero stati tanto minacciosi per Ti, ma lei non osava perdere la sua unica fonte di diletti terricoli. Ti almeno era felice di scambiare ciò che in realtà costava poca fatica a Silver, quell’unica merce invisibile che non veniva contemplata negli inventari; chi lo sa, magari un altro pilota avrebbe potuto volere degli oggetti di qualche genere, molto più difficili da contrabbandare fuori dall’Habitat.

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