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Si è annodata i sandali che le rimanevano da Prima. Erano quasi del tutto consumati. In teoria dovevamo trovare scarpe e stivali alla riunione del Consiglio di quella sera, ma poi era saltata fuori quell’altra cosa così in fretta e così bruscamente che non ci sarebbe stata nessuna riunione del Consiglio di East Oleanta quella sera. Forse mai più, per quel che ne potevo sapere io.

Ho preso Annie per mano mentre ritornavamo in paese. Ricordo ancora quando lei non voleva assolutamente andare nei boschi, lei. Adesso, però, nemmeno Annie ha più paura dei boschi.

Del West Virginia, è tutta un’altra cosa.

La mano di Annie era forte e liscia. Ho sfregato il pollice in un piccolo cerchio sul suo palmo. Annie Francy. Annie. Francy. Era corrucciata, lei, teneva le labbra serrate.

— Non è giusto permettere di votare al Consiglio quelli che hanno solo dodici anni. Non è giusto.

Io sono abbastanza sveglio da non infilarmi in una discussione come quella ancora una volta.

— Se non era per i voti dei ragazzini non dovevamo fare questo viaggio inutile. Ed è inutile, Billy. Che cosa ne sa una tredicenne sul voto degli adulti? È ancora una bambina, lei, anche se non la pensa così!

Non ho detto niente. Non sono pazzo. Abbiamo camminato in silenzio. C’erano aghi di pino sotto i nostri piedi e, nei punti assolati, margherite e pennelli indiani. Il bosco era così bello e profumava così dolcemente come se il mondo non era stato cambiato definitivamente oltre un anno prima da cose tanto piccole che non le si poteva nemmeno vedere.

Vicki aveva cercato subito di spiegarmi il Depuratore Cellulare, lei. E i nano-meccanismi. Lizzie sembra capire, lei, ma a me non è ancora chiaro niente.

Non deve essere chiaro. Tutto quello che deve fare è funzionare.

— Annie — ho detto appena prima che arrivavamo in paese — tu non sai per certo che non possiamo fare niente in West Virginia. Forse qualcuno ha un piano, perfino uno dei ragazzini!, e per quando arriveremo lì…

Lei mi ha lanciato un’occhiataccia. — Nessuno ha nessun piano.

— Be’, forse per quando arriveremo lì… devi capire che per arrivarci a piedi occorrono tre, quattro settimane.

Si è voltata verso di me. — Nessuno farà nessun piano! Chi sa come entrare nella prigione e tirar fuori quella ragazzina? I Muli? Ce l’hanno messa loro! Quel Drew Arlen, il suo stesso uomo? Anche lui l’ha messa lì! Quelli della specie di lei? Ormai l’avevano già fatto se sapevano come! Noi non possiamo fare niente, Billy. Nel frattempo potremmo usare il tempo e il cervello per le cose che abbiamo bisogno! Migliori tessuti e in maggior quantità! Abbiamo ancora soltanto quell’unico robot tessitore che hanno messo insieme i ragazzi ed è "lento". E i vestiti vengono tutti mangiati. E le scarpe! Non ci siamo ancora occupati di come ottenere le scarpe e alla fine arriverà l’inverno!

Ho ceduto. Non si può discutere con Annie. Ha troppo ragione. Alla fine "arriverà" davvero l’inverno e il robot tessitore è uno solo per l’intero paese, il che può anche andare per i vestiti estivi ma quelli invernali sono tutta un’altra cosa. Non abbiamo procurato le scarpe. Annie sta ancora nutrendo il mondo, anche se non c’è più da cucinare.

A volte spaventa un po’ sapere che non c’è nessuno che si prende cura di noi oltre a noi stessi. A volte no.

Abbiamo incontrato Vicki al margine del paese. Aveva un vestito malmesso quasi come quello di Lizzie. Potevo vederle quasi completamente un seno, adesso e, vecchio pazzo che sono… figuriamoci se il pisello non mi si è mosso un po’. Il viso della donna però era troppo magro e lei aveva l’espressione infelice che ormai aveva da mesi. Era l’unica in tutto il paese a sembrare così infelice.

— Sta andando a pezzi, Billy. Questa volta sul serio.

— Cosa? — ho detto io. Ho pensato che si riferiva al vestito. Davvero. Vecchio pazzo.

— Il paese. Le classi. Questa volta per sempre. Il varco fra Muli e Vivi è sempre stato tenuto insieme da gomma da masticare e filo da imbastire e adesso è sparita anche l’ultima parvenza.

Ho fatto un cenno con la mano ad Annie perché andasse avanti. Lei è marciata via, probabilmente per cercare Lizzie. Io mi sono seduto su un tronco e un minuto dopo sì è seduta anche Vicki. Non può fare a meno, lei, di essere sconvolta per il paese. È un Mulo. A East Oleanta questo non importa, tutti quelli che sono rimasti sono abituati a lei, ma arrivano ancora i notiziari al caffè. Quanto meno alcuni. I Muli stanno passando un momento difficile. È come quando i Vivi hanno scoperto di non avere più bisogno dei Muli: ci siamo arrabbiati perché ne avevamo avuto bisogno. Solo che non finisce qui. Ci sono state molte uccisioni e la maggior parte dei Muli si sono rintanati nelle loro città enclave. Alcuni non escono più fuori da quasi mezzo anno.

Ho cercato di dire qualcosa per far sentire meglio Vicki. — Non c’è più la polizia per punire la gente che infrange la legge attaccando altra gente. Se riusciamo a rimettere insieme i robot poliziotto…

— Oh, Billy. È più di questo. Non c’è più nessuna legge. Ci sono solamente i Consigli cittadini. E dove le persone non se la sentono di obbedire a essi c’è la totale anarchia.

— Io non ho visto nessuno rimanere ferito, qui.

— Non a East Oleanta, no. A East Oleanta il piano di Huevos Verdes ha funzionato. Le persone hanno effettuato la transizione verso piccoli governi-cooperativi locali. A dire la verità, di questo do atto a Jack Sawicki, povero bastardo morto. Aveva istruito tutti all’auto-responsabilità. E in altri posti ha funzionato altrettanto bene. Però hanno ucciso dei Muli ad Albany, si sono uccisi "a vicenda"a Carter’s Fall, hanno fatto una festa-stupro e hanno applicato un’illegale legge del più forte a Binghamton, in altri luoghi hanno fatto una caccia alle streghe contro "modificazioni genetiche sub-umane" peggiore di qualsiasi altra organizzata dall’ECGS. E dov’è l’ECGS? Dov’è l’FBI? Dove sono l’Autorità per l’Alloggio Urbano, la Commissione Federale sulla Comunicazione e il Dipartimento della Sanità? L’intera rete governativa è semplicemente svanita mentre Washington si isola, emanando decreti che il resto del paese non degna della minima attenzione!

— Non ne abbiamo bisogno.

— Precisamente. Come entità, gli Stati Uniti non esistono più. Si sono frammentati in classi che non hanno nessunissimo scopo comune. Karl Marx aveva ragione.

— Chi? Non conosco nessuno che si chiama così.

— Non importa.

— Vicki… — ho dovuto faticare per trovare le parole. — Non puoi prendertela di meno? Non è abbastanza? Per la prima volta siamo liberi, noi. Come ha detto Miranda nella sua trasmissione olovisiva, siamo veramente "liberi".

Mi ha guardato. Non avevo mai visto né prima né poi uno sguardo così vuoto. — Liberi di fare cosa, Billy?

— Be’, di vivere.

— Guarda qui. — Mi ha mostrato un pezzo di metallo. Era fuso e contorto.

— E allora? Duragem. L’ha colpito il disgregatore. Adesso però i disgregatori sono fuori gioco. I ragazzi stanno studiando un modo completamente nuovo per costruire roba senza nessun metallo che…

— Non era di duragem. E non è stato attaccato da un organismo modificato geneticamente. È stato fuso da un U-614.

— Che cos’è?

— Un’arma. Un’arma governativa devastante, potentissima. In teoria si sarebbe dovuta sganciare solamente in caso di attacco straniero. L’ho trovato la settimana scorsa vicino a Coganville. È stata usata per far saltare in aria un cottage estivo isolato dove, sospetto, alcuni mesi fa si erano nascosti dei Muli. Adesso non ci sono più nemmeno i corpi. Non c’è più nemmeno l’edificio.

L’ho guardata. Non sapevo che era andata a piedi a Coganville la settimana prima.

— Non capisci, Billy? Quello che ha insinuato Drew Arlen durante il processo a Miranda Sharifi è vero. Non lo ha detto chiaramente e ci scommetterei che lo ha fatto perché qualcuno ha deciso che fosse pregiudiziale per la sicurezza nazionale. "Sicurezza Nazionale"! Per quella c’è bisogno di una vera nazione!

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