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Nonostante il segreto che aveva circondato la missione di Ethan, nell’atrio dello spazioporto della capitale era in attesa una piccola folla di uomini. La maggior parte, risultò, erano biologi e meditec dei Centri di Riproduzione del Nono Distretto, impazienti di portarsi via le nuove colture. Ethan rischiò d’essere educatamente travolto nella loro fretta di affollarsi intorno ai contenitori refrigerati. Ma c’erano anche il Presidente del Consiglio della Popolazione, il Dr. Desroches, e soprattutto il padre di Ethan.

— Ha avuto delle difficoltà con quelle persone, uh… le femmine? — gli domandò il Presidente.

— Oh… — Ethan tenne stretta la scatola della EQ-1. — Niente che un uomo retto non sappia affrontare, signore.

Desroches sogghignò. — Cosa le avevo detto? — mormorò al Presidente.

Ethan e suo padre si abbracciarono, non una ma più volte, come per rassicurarsi a vicenda sul loro ottimo stato di salute. Suo padre era un uomo alto, con una faccia temprata dal sole e dal vento come quella di un vecchio marinaio. Ethan poté sentirgli addosso l’odore del salmastro, anche sull’abito buono che indossava solo alla festa, e in lui fiottarono catene di piacevoli ricordi.

— Sei un po’ pallido — lo rimproverò l’uomo tenendolo per le spalle, appena poté guardarlo meglio. — Per Dio il Padre, ragazzo, è come riaverti dalla tomba in più di un senso, credimi. — E lo abbracciò di nuovo.

— Be’, sono stato lontano da casa per un anno. — Ethan sorrise. — Stazione Kline non ha un sole e le lampade solari sono proibite; su Escobar sono rimasto appena una settimana; e su Colonia Beta c’è anche troppo sole ma la gente non va quasi mai in superficie, salvo nelle zone protette da schermi ambientali. Sto meglio di quello che il mio aspetto fa pensare, te lo assicuro. In effetti mi sento meglio di quando sono partito. Uh… — Si guardò attorno di nuovo, stavolta senza nascondere la sua perplessità. — Ma dov’è Janos? Possibile che non abbia trovato il tempo di venire? — Quando vide l’espressione accigliata di suo padre, un’improvvisa paura lo fece irrigidire.

L’uomo tossicchiò, non sapendo da dove cominciare. — Mi spiace doverti accogliere con questa notizia, figliolo, ma… tutti siamo stati d’accordo che era meglio dirtelo subito.

Dio il Padre pensò Ethan, Janos ha fatto riparare la mia auto antigravità e si è ammazzato…

— Janos non è in città.

— Non è in città. — Il cuore di Ethan riprese vita a quelle parole.

— Dopo la tua partenza è diventato sempre più scriteriato… Spiri dice che non c’era più nessuno a esercitare un salutare controllo su di lui, anche se io dico che un uomo deve saper controllare se stesso e Janos ha passato da un pezzo l’età in cui uno dovrebbe cominciare a comportarsi da uomo. Spiri e io abbiamo avuto delle discussioni a causa sua, purtroppo, anche se ora è tutto appianato…

L’atrio dell’astroporto sembrava ruotare intorno al centro di gravità di Ethan, proprio sotto il suo stomaco. — Ma cosa è successo?

— Be’… Janos è scappato da casa e se n’è andato nelle Terre Esterne col suo amico Nick, un paio di mesi dopo la tua partenza. Ha detto che non sarebbe più tornato… ha detto che laggiù uno è libero, non ci sono stupide usanze ammuffite, e nessuno che cerca di costringerlo a rispettarle per forza. — Il padre di Ethan ebbe una smorfia malinconica. — Non c’è neanche un futuro, ma di questo a lui non importa nulla, evidentemente. Io gli dò qualche anno, al massimo cinque o sei, e poi vedrai che ne avrà abbastanza di quella sua libertà. Non sarà il primo né l’ultimo ad accorgersene. Ma forse gli occorrerà più tempo che ad altri per capire la ragione. È sempre stato il più testardo di voi ragazzi.

— Ah — disse Ethan con voce molto sottile. Cercò di sentirsi adeguatamente addolorato. Ci provò con tutta la sua forza, piegando in giù gli angoli della bocca. — Be’… — Si schiarì la gola. — Forse non tutto il male vien per nuocere. Alcuni uomini non sono tagliati per la paternità. Meglio che lo capiscano per tempo, e non dopo esser diventati responsabili di un figlio.

Si rivolse a Terrence Cee, e il sorriso che aveva trattenuto sfuggì al suo controllo. — Ora, padre, come ti ho detto per telefono, voglio che tu conosca una persona… ho portato qui un immigrante. Soltanto uno, ma ti assicuro che è un uomo di tutto rispetto. Ha sopportato gravi traversie, prima di cercare qui un approdo sicuro. È stato un buon compagno di viaggio per me, negli ultimi otto mesi, e un vero amico.

Ethan presentò Terrence Cee, e lo snello cetagandano e l’anziano uomo di mare si strinsero la mano. — È un piacere conoscerti, Terrence — disse il padre di Ethan. — Un amico di mio figlio è come un figlio per me. Sono certo che avrai un buon futuro qui su Athos.

L’abituale riserbo di Cee lasciò filtrare un po’ di commozione, e qualcosa di simile al timore. — Sul serio lei pensa che… Grazie. È gentile da parte sua. Grazie, signore.

Due delle tre lune si alzarono insieme quella sera, sul Mare Orientale di Athos. Le lievi onde della risacca mormoravano oltre le dune. Dalla veranda al secondo piano della casa del padre di Ethan si godeva una piacevole vista della baia, nel chiarore lunare. La brezza raffreddò il calore che Ethan s’era sentito salire al volto accostandosi a Cee, così come il buio nascondeva il rossore.

— Vedi, Terrence — gli spiegò, timidamente, — il modo più rapido di guadagnarti il diritto alla paternità, e di avere i figli di Janine, è di dedicare tutto il tuo tempo ai lavori pubblici, finché non avrai abbastanza credito da doveri sociali per ottenere lo stato di coniuge alternativo. Sono molte le attività pubbliche non pagate, dalla riparazione delle strade ai lavori di terraformazione e agli impieghi governativi. In questi potresti mettere a frutto la tua esperienza di altri pianeti. Poi ci sono tutti i servizi di volontariato: l’assistenza agli anziani, gli orfanotrofi, i controlli ecologici, la protezione degli animali, l’intervento nei casi di disastri e calamità, anche se in questi casi intervengono soprattutto le forze armate… insomma, le scelte sono innumerevoli.

— Ma come posso mantenermi intanto che faccio queste cose? — obiettò Cee. — O il mantenimento è compreso?

— No, devi mantenerti da solo. Per acquistare un punteggio come coniuge alternativo designato, il lavoro dev’essere pubblico, cioè separato dalle attività dell’economia di mercato. È come una tassa pagabile in ore lavorative, se vuoi vederla così. Ma credo che, se mi permetti di farlo, potrei mantenerti io. Come vice direttore del Centro di Riproduzione guadagnerò abbastanza da offrirti una vita agiata, e Desroches e il Presidente hanno lasciato capire che potrò avere la direzione del nuovo Centro di Riproduzione delle Montagne Rosse quando avranno finito di costruirlo, l’anno venturo. Per quell’epoca, con un po’ di buona volontà, tu avrai avuto il tuo CAD. Grazie a ciò non solo potrai accudire ai miei figli, ma avrai preso la strada più veloce verso la paternità e in un paio d’anni potrai fare domanda per il tuo primo bambino. — Ethan s’interruppe e fece un sospiro. — Ammetto che non è una vita avventurosa, se la paragoni a quella che ti sei lasciato alle spalle. Occuparsi delle faccende di casa e cambiare i pannolini a un bambino… il bambino di qualcun altro, quanto a questo. Però sarà un buon allenamento per quando avrai la paternità. E ovviamente io sarò felice di fare da coniuge alternativo designato per i tuoi figli.

La voce di Cee uscì dal buio. — L’inferno è avventuroso paragonato al paradiso? Io ho toccato il fondo della disperazione, so cosa si prova laggiù, grazie tante, e non ho alcuna voglia di tornarci per amore dell’avventura. — C’era un amaro sarcasmo in quelle due parole. — Le faccende domestiche e i pannolini non mi spaventano.

Il giovanotto biondo fece una pausa, poi: — Aspetta un momento. Io ho avuto l’impressione che questa faccenda di essere CAD uno dell’altro, a parte la vita in comune, sia come essere una specie di coppia sposata… In questo rapporto è compreso il sesso?

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