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Volevo dar fuoco al Louvre. Spaccare gli Elgin Marbles a martellate e pulirmi il culo con la Gioconda. Questo и il mio mondo, ora.

Questo и il mio mondo, il mio mondo, e quelle persone antiche sono morte.

E facevo colazione la mattina che Tyler ha inventato il Progetto Caos.

Volevamo liberare il mondo dalla storia.

Facevamo colazione nella casa di Paper Street e Tyler mi ha detto di immaginarmi di piantare ravanelli e patate sul green della quindicesima buca di un campo di golf dimenticato.

Darai la caccia agli alci nelle valli boscose intorno alle rovine del Rockefeller Center e cercherai molluschi intorno allo scheletro dello Space Needle, inclinato di quarantacinque gradi. Dipingeremo sui grattacieli le figure di enormi totem e simulacri di divinitа maligne e tutte le sere quel che resta del genere umano si ritirerа negli zoo abbandonati e si chiuderа a chiave nelle gabbie per proteggersi dagli orsi e dai grandi felini e dai lupi che di notte passeggiano e ci guardano dall'altra parte delle sbarre.

«Il riciclaggio e i limiti di velocitа sono cazzate» ha detto Tyler. «E come uno che smette di scopare quando и sieropositivo.»

Sarа il Progetto Caos a salvare il mondo. Un'era glaciale culturale. Un secolo buio prematuramente indotto. Il Progetto Caos obbligherа l'umanitа a entrare in catalessi o in fase di remissione il tempo necessario alla Terra per riprendersi.

«Giustifica tu l'anarchia» dice Tyler. «Risolvila tu.»

Come fa il fight club con impiegati e commessi, il Progetto Caos disarticolerа la civiltа perchй si possa fare qualcosa di meglio del mondo.

«Immaginati» ha detto Tyler, «a far la posta all'alce dalle finestre dei grandi magazzini tra file puzzolenti di splendidi abiti da sera e smoking che vanno in malora appesi alle loro grucce, porterai indumenti di pelle che ti dureranno fino all'ultimo dei tuoi giorni e ti arrampicherai per i rami grossi come tronchi del kudzu rampicante che abbraccia la Sears Tower. Come Jack sulla pianta di fagioli, sbucherai dalla volta gocciolante della foresta e l'aria sarа cosм tersa che vedrai figure minuscole battere il granturco e disporre a essiccare strisce di carne di cervo nella corsia d'emergenza vuota di una superstrada abbandonata che si allunga, larga otto corsie e torrida ad agosto, per mille chilometri.»

Questo era lo scopo del Progetto Caos, ha detto Tyler, la completa e immediata distruzione della civiltа.

Che cosa viene dopo nel Progetto Caos nessuno lo sa salvo Tyler. La seconda regola и che non si fanno domande.

«Non comperate cartucce» ha detto Tyler al Comitato Aggressioni. «E giusto perchй non abbiate a crucciarvene, sм, dovrete ammazzare qualcuno.»

Incendi. Aggressioni. Scherzi e Disinformazione.

Nessuna domanda. Nessuna domanda. Niente scuse e niente bugie.

La quinta regola del Progetto Caos и che bisogna fidarsi di Tyler.

17

Il mio capo viene a posare sulla mia scrivania un altro foglio, me lo lascia vicino al gomito. Io non porto piщ nemmeno la cravatta. Quella del mio capo и blu, quindi deve essere giovedм. Ora la porta dell'ufficio del mio capo и sempre chiusa e non ci siamo scambiati piщ di due parole al giorno da quando ha trovato il regolamento del fight club nella fotocopiatrice e io ho lasciato intendere che avrebbe potuto saltarmi il ghiribizzo di stenderlo con una fucilata. Gigionerie del sottoscritto, di nuovo.

Oppure potrei chiamare quelli dell'ufficio Conformitа al dipartimento dei Trasporti. C'и una squadretta per il montaggio del sedile anteriore che non ha mai passato i test di resistenza alle collisioni prima di entrare in produzione.

Basta sapere dove guardare e ci sono scheletri in tutti gli armadi.

'Giorno, dico.

«'Giorno» dice lui.

Posato accanto al mio gomito c'и un altro importante documento segreto, personale riservatissimo, che Tyler mi ha chiesto di battere a macchina e fotocopiare. La settimana scorsa Tyler misurava con i piedi la cantina della casa di Paper Street. Sono sessantacinque scarpe di profonditа per quaranta scarpe di larghezza. Tyler ragionava a voce alta. «Quanto fa sei volte sette?»

Quarantadue.

«E quarantadue per tre?»

Centoventisei.

Tyler mi ha dato una lista scritta a mano e mi ha chiesto di battergliela a macchina e di farne settantadue copie.

Perchй settantadue?

«Perchй» ha risposto Tyler, «tanti sono quelli che possono dormire in cantina se la riempiamo di letti a castello a tre posti di tipo militare.»

E la loro roba? ho chiesto io.

«Porteranno solo quello che c'и sulla lista e dovrebbe stare tutto sotto un materasso» ha detto Tyler.

И la lista che il mio capo ha trovato nella copiatrice, con il contatore puntato ancora su settantadue. La lista dice:

"Il rispetto dei requisiti di corredo non garantisce l'ammissione all'addestramento, ma nessun candidato verrа valutato se non si presenterа equipaggiato con quanto segue ed esattamente cinquecento dollari in contanti per le spese personali di sepoltura."

«Costa almeno trecento dollari cremare un cadavere indigente» mi ha spiegato Tyler. «C'и in vista un aumento. Se uno muore non avendo a disposizione almeno questa somma di denaro, finisce alle lezioni di autopsia.»

Questo denaro deve essere sempre tenuto in una scarpa dello studente, cosм se per caso lo studente finisce ammazzato, la sua morte non sarа di peso al Progetto Caos.

Inoltre il candidato deve presentarsi con il seguente corredo:

Due camicie nere.

Due paia di calzoni neri.

Un paio di scarpe nere pesanti.

Due paia di calze nere e due paia di mutande comuni.

Un soprabito o giaccone pesante nero.

Sono inclusi gli indumenti che il candidato indossa.

Un asciugamano bianco.

Un materasso da branda militare.

Una ciotola bianca di plastica.

Seduto alla mia scrivania, con il mio capo ancora in piedi di fianco a me, prendo la lista originale e lo ringrazio. Il mio capo torna nel suo ufficio e io mi rimetto al lavoro a fare solitali al computer.

Dopo il lavoro consegno le copie a Tyler e passano i giorni. Vado a lavorare.

Torno a casa.

Vado a lavorare.

Torno a casa e c'и un tizio in veranda. Il tizio и fermo davanti alla nostra porta con il suo ricambio di camicia e calzoni neri in un sacchetto di carta marrone e ha con sй gli ultimi tre articoli, asciugamano bianco, materasso militare e ciotola di plastica, tutto posato sulla ringhiera. Da una finestra del piano di sopra io e Tyler lo osserviamo e Tyler mi dice di mandarlo via.

«И troppo giovane» dice Tyler.

Il tizio in veranda и la faccia d'angelo che ho cercato di disintegrare la sera in cui Tyler ha inventato il Progetto Caos. Nonostante i due occhi neri e il taglio a spazzola dei capelli biondi, gli vedo il bel musetto imbronciato e truce senza rughe o cicatrici. Mettigli una gonna e fallo sorridere e diventa donna. L'angioletto и lм con la punta dei piedi che sfiora l'uscio a guardare diritto davanti a sй nel legno scheggiato, con le braccia abbandonate lungo i fianchi, in scarpe nere, camicia nera, calzoni neri.

«Caccialo via» dice Tyler. «И troppo giovane.»

Quanto giovane и troppo giovane?

«Non ha importanza» dice Tyler. «Se il candidato и giovane, gli diciamo che и troppo giovane. Se и grasso, и troppo grasso. Se и vecchio, и troppo vecchio. Se и magro, и troppo magro. Se и bianco, и troppo bianco. Se и nero, и troppo nero.»

И il modo in cui nei templi buddisti si giudicano i candidati da un fantastilione di anni, dice Tyler. Dici al candidato di andarsene e se la sua volontа и cosм forte che aspetta all'entrata senza cibo e riparo e incoraggiamento per tre giorni, allora e solo allora puт entrare e cominciare l'addestramento.

Cosм dico all'angioletto che и troppo giovane, ma all'ora di pranzo lui и ancora lм. Dopo pranzo esco e picchio l'angioletto con una scopa e gli spedisco il sacchetto in strada con un calcio. Dal piano di sopra Tyler mi guarda usare la scopa come una mazza e la testa del ragazzo come palla da baseball, con lui fermo lм, e poi catapultare la sua roba in strada con una pedata e mettermi a urlare.

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