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Nessuno sa chi pesca una proposta e nessuno oltre Tyler sa quali erano tutte le proposte e quali sono state accettate e quali ha gettato via. Qualche giorno dopo ti capita di leggere magari di una persona rimasta ignota che in centro и saltata addosso al guidatore di una Jaguar cabriolet e gliel'ha fatta finire in una fontana.

Allora ti chiedi: era una proposta di comitato che sarebbe potuta toccare a te?

Il martedм seguente ti guardi attorno, al Comitato Aggressioni, sotto la luce solitaria nello scantinato del fight club e ancora ti stai domandando chi ha fatto finire la Jag nella fontana.

Chi и salito sul tetto del museo d'arte e ha sparato palle di vernice nella sala d'ingresso della sezione dedicata alla scultura?

Chi ha disegnato la maschera demoniaca con gli occhi infocati sulla Hein Tower?

La notte dell'Hein Tower ti figuri una squadra di assistenti legali o contabili o passacarte che s'intrufolano negli uffici dove vanno a scaldare la sedia tutti i giorni. Forse erano un po' brilli anche se и contro il regolamento del Progetto Caos e hanno usato passe-partout dove hanno potuto e hanno usato bombolette spray di freon per far saltare i cilindri delle serrature per potersi calare, penzolando a corda doppia, lungo la facciata di mattoni del palazzo, affidando la propria sorte l'uno all'altro, dondolando, rischiando una rapida morte negli uffici dove tutti i giorni sentono la loro vita finire un'ora alla volta.

Il mattino dopo quegli stessi impiegati e commessi d'ufficio saranno nella folla con la testa accuratamente pettinata gettata all'indietro, un po' storditi per la mancanza di sonno ma sobri e in giacca e cravatta ad ascoltare la gente che intorno si domanda chi puт essere stato e la polizia che grida a tutti di circolare, subito, mentre l'acqua scorre dal centro fumante e infranto dei due occhi giganteschi.

Tyler mi ha confidato in segreto che non ci sono mai piщ di quattro buone proposte per ogni riunione, perciт le probabilitа di pescare una vera proposta e non un foglio bianco sono di quattro a dieci circa. Il Comitato Aggressioni и composto da venticinque membri, Tyler incluso. A tutti viene assegnato il proprio compito: perdere in una scazzottata in pubblico; tutti pescano una proposta.

Questa settimana Tyler ha detto: «Compratevi una pistola».

Tyler ha consegnato a uno le pagine gialle e gli ha detto di strappare una pubblicitа. Poi di passare la guida a quello che aveva di fianco. Mai ci si doveva ritrovare in due nello stesso posto a comperare o a sparare.

«Questa» ha detto Tyler e ha estratto una pistola dalla tasca della giacca, «questa и una pistola ed entro due settimane tutti voi dovete avere una pistola piщ o meno di queste dimensioni da portare alla riunione.»

«Meglio se la comperate pagando in contanti» ha detto Tyler. «Alla prossima riunione vi scambierete tutti le pistole e denuncerete che la vostra и stata rubata.»

Nessuno ha fatto domande. Non fare domande и la prima regola del Progetto Caos.

Tyler ha fatto girare la pistola. Era pesantissima per le dimensioni che aveva, come se per fabbricarla fosse stato fuso qualcosa di gigantesco come una montagna o un astro celeste. I membri del comitato la reggevano tenendola con due dita. Tutti volevano chiedere se era carica, ma la seconda regola del Progetto Caos и che non si fanno domande.

Forse era carica, forse no. Forse и bene essere sempre pessimisti.

«Una pistola» ha detto Tyler, «и un oggetto semplice e perfetto. Basta premere il grilletto.»

La terza regola del Progetto Caos и niente scuse.

«Il grilletto» ha detto Tyler, «libera il cane e il cane batte sulla polvere da sparo.»

La quarta regola и niente bugie.

«L'esplosione espelle un proiettile metallico dall'estremitа aperta di una cartuccia e la canna della pistola dirige la polvere esplosa e il proiettile sospinto» ha detto Tyler, «come un uomo sparato da un cannone, come un missile da una rampa di lancio, come il vostro seme, in una sola direzione.»

Quando Tyler ha inventato il Progetto Caos, Tyler ha spiegato che lo scopo del Progetto Caos non aveva niente a che fare con il prossimo. A Tyler non importava se qualcun altro si faceva male o no. Lo scopo era far prendere coscienza a ciascun partecipante al progetto del potere che ha di controllare la storia. Noi, ciascuno di noi, possiamo assumere il controllo del mondo.

И stato al fight club che Tyler ha inventato il Progetto Caos.

Una sera ho marcato un nuovo arrivato al fight club. Quel sabato sera и arrivato al suo primo fight club un giovane con la faccia d'angelo e io l'ho marcato per un combattimento. И la regola. Se и la tua prima sera al fight club, devi combattere. Io l'ho marcato perchй era ricominciata l'insonnia ed ero dell'umore di distruggere una cosa cosм bella.

Siccome la maggior parte della mia faccia non ha mai la possibilitа di guarire, sul piano dell'aspetto non ho niente da perdere. Sul lavoro il mio capo mi ha chiesto che cosa facevo per il buco che ho nella guancia che non si rimargina mai. Quando bevo caffи, gli ho detto, mi metto due dita sul buco cosм non mi cola fuori.

Esiste una presa che ti lascia giusto l'aria abbastanza da rimanere sveglio e quella sera al fight club ho picchiato il nostro nuovo amico e gli ho martellato quella bella faccina d'angelo, prima con le nocche nude del pugno come un maglio e poi con il resto della mano annodata dopo che avevo le nocche scorticate dai suoi denti che gli spuntavano dalle labbra. Finchй mi и cascato tra le braccia come un sacco di patate.

Tyler mi ha detto piщ tardi che non mi aveva mai visto distruggere uno cosм completamente. Quella sera Tyler ha capito di dover alzare il tiro o chiudere.

A colazione il mattino dopo Tyler mi ha detto: «Sembravi impazzito, Psycho-Boy. Dove sei finito?».

Gli ho risposto che mi sentivo una merda e per niente rilassato. Non avevo provato nessuna soddisfazione. Forse stavo sviluppando l'abitudine. Ci si puт assuefare alle scazzottate e forse avevo bisogno di passare a qualcosa di piщ impegnativo.

И stata quella la mattina in cui Tyler ha inventato il Progetto Caos.

Tyler mi ha chiesto contro che cosa combattevo in realtа.

Quello che dice Tyler dell'essere una merda e gli schiavi della storia, cosм mi sentivo. Avevo voglia di distruggere tutte le cose belle che non avrei mai avuto. Bruciare le foreste dell'Amazzonia. Pompare clorofluoroidrocarburi in cielo a mangiarsi l'ozono. Aprire le valvole nei serbatoi delle superpetroliere e svitare i tappi sulle piattaforme petrolifere. Volevo uccidere tutti i pesci che non potevo permettermi di comperare e annerire le spiagge della Costa Azzurra che non avrei mai visto.

Volevo che il mondo intero toccasse il fondo.

Mentre picchiavo quel ragazzo, in realtа avrei voluto piantare una pallottola tra gli occhi di ogni panda in pericolo che si rifiuta di scopare per salvare la propria specie e ogni balena o delfino che molla tutto e va a spiaggiarsi.

Non vederla come estinzione. Prendila come un ridimensionamento.

Per migliaia di anni gli esseri umani hanno incasinato e insozzato e smerdato questo pianeta e ora la storia si aspetta che sia io a correre dietro agli altri per ripulirlo. Io devo lavare e schiacciare i miei barattoli. E rendere conto di ogni goccia di olio di motore usato.

Tocca a me pagare il conto per le scorie nucleari e i serbatoi di benzina interrati e i residui tossici scaricati nel sottosuolo una generazione prima che nascessi.

Ho tenuto la faccia dell'angioletto come un bebи o un pallone da football nella piega del braccio e l'ho pestato con le nocche, l'ho pestato finchй i denti non gli hanno segato le labbra. Poi l'ho pestato con il gomito finchй mi и cascato tra le braccia come un sacco. Finchй sugli zigomi gli era rimasto solo un velo di pelle nera.

Volevo respirare scarichi.

Uccelli e cervi sono uno stupido lusso e tutti i pesci dovrebbero galleggiare.

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