— Bene! - disse lui. - Il suo stato di paura и quasi cronico e dubito che riuscirebbe a sopportate un Rivelatore Psichico.
Se devo cavargli qualche informazione, bisogna che si senta completamente a suo agio.
Capito? Lei annuм nuovamente.
— Questo Sonovisore и il primo passo.
Dice che sa suonarlo, e dalle sue reazioni и certo che questo strumento gli procura una grande gioia.
Per cui sia che lo suoni bene, sia che lo suoni male, dimostratevi interessata e felice.
Inoltre mostratevi amichevole nei miei confronti.
Soprattutto seguite i miei suggerimenti. - Diede una occhiata a Magnifico e lo vide indaffarato col suo strumento.
Non gli prestava alcuna attenzione.
Mis riprese a parlare in tono naturale. - Avete mai sentito un sonovisore? - Una volta - rispose a caso Bayta, - a un concerto di strumenti rari.
E' stata un'esperienza veramente interessante.
— Dubito che abbiate ascoltato un buon musicista.
Sono veramente rari.
Non tanto perchй lo strumento richiede un alto grado di abilitа tecnica, il piano multiplo ne richiede di piщ, ad esempio, ma piuttosto perchй richiede una mente libera - e aggiunse a bassa voce: - Per questa ragione, il nostro scheletro vivente forse suonerа meglio di quanto non pensiamo.
Molto spesso, i buoni suonatori sono degli idioti completi.
Poi, alzando la voce, continuт: - Sapete come funziona quello strumento? Ho consultato il catalogo a questo proposito, e da quello che ho capito, genera radiazioni che stimolano il centro ottico del cervello, senza toccarne il nervo ottico.
In effetti и l'utilizzazione di un senso che non viene mai adoperato sotto stimoli naturali.
Straordinario, non vi pare? I suoni invece sono normali.
Influenzano direttamente l'apparato dell'udito.
Ma… attenzione! E pronto.
Spegnete, и meglio ascoltare al buio.
Il Magnifico non era che una forma scura, mentre Mis era una massa che respirava pesantemente.
Bayta sforzт la vista cercando di afferrare qualche effetto di luce senza riuscirci.
Si sentм come un leggero tremito nell'aria, che seguiva la scala musicale.
Scomparve e riapparve scomparve di nuovo, poi sembrт diventare piщ corposo, finalmente esplose in un rumore di tuono.
Una piccola sfera di colori cangianti si formт lentamente levandosi a mezz'aria, da questa caddero piccole gocce senza forma che precipitando si intrecciavano formando disegni schematici.
Poi si raggrupparono in piccole sfere ognuna di colore diverso, e Bayta cominciт a scoprire strane cose.
Si accorse che chiudendo gli occhi i colori sembravano diventar piщ vivi che ogni tonalitа di colore aveva un suo suono particolare, che non riusciva a identificare i colori, e infine che le sfere non erano sfere vere e proprie ma piccole figure umane.
Piccole figure piccole fiammelle tremolanti, che danzavano e s'intrecciavano in mille modi che sparivano nel nulla e ricomparivano, che s'incontravano fondendosi in un nuovo colore.
Istintivamente, Bayta paragonт quelle forme alle macchie colorate che si vedono di notte quando si chiudono le palpebre.
Poi la musica assunse un ritmo di marcia e le figure parvero danzare in circoli concentrici formando una spirale grande e varia mentre ogni sfera ridiventava una piccola figura.
Improvvisamente si lanciarono contro di lei e Bayta alzт le mani per proteggersi, ma caddero senza toccarla e lei si trovт al centro di una cascata multicolore, mentre una luce bianca e rapida le scendeva lungo le spalle e le braccia fino a raggiungere la punta delle dita da dove tornava a levarsi in alto brillando a mezz'altezza.
Un suono di cento strumenti accompagnava la visione tanto da rendere difficile separare i due effetti di musica e luce.
Si chiese se Ebling Mis vedeva le stesse cose, o chissа che altro.
Poi smise di fare queste considerazioni e…
Era di nuovo attenta.
Le piccole figure erano diventate figurine di donna dai capelli di fuoco che ruotavano troppo velocemente perchй lei potesse distinguerle chiaramente.
Si univano l'una con l'altra formando diverse figure geometriche.
Sembrт che le figurine sorridessero e anche la musica era come una risata sommessa.
Le figure geometriche si unirono, lanciandosi una nell'altra mentre dal basso sorgeva rapidamente un palazzo.
Ogni mattone era di colore diverso, ogni colore era solo una piccola scintilla, ogni scintilla tremolava e cambiava disegno in continuazione, mentre nel cielo si formavano minareti incastonati di gioielli.
Un tappeto luminoso si formт alla base della costruzione, coprendo ogni spazio vuoto e dal tappeto sorsero degli alberi che piegando i loro rami seguivano una musica propria.
Bayta era seduta completamente affascinata dalla visione.
La musica assumeva ora a tratti tonalitа liriche.
Allungт una mano per afferrare uno di quei piccoli alberi fioriti e la fragile pianta si sbriciolт in tante piccole scintille che scomparvero nel nulla.
La musica esplose in un suono di venti cimbali e di fronte a lei un'area sembro prender fuoco mentre una cascata di colori finiva sulle sue ginocchia mandando spruzzi e incanalandosi in una rapida corrente.
Attraversт le ginocchia si formт un ponte e sul ponte c'erano due figure.
Un palazzo, un giardino, e piccoli uomini e donne sopra un ponte, la scena s'estendeva a perdita d'occhio galleggiando sopra una base ondulata che gonfiava e si dirigeva verso di lei…
Poi ci fu una pausa terrificante, un movimento concentrico mentre tutta la costruzione si sgretolava.
Tutti i colori si ammassarono in una sfera che si restrinse, s'alzт e scomparve.
Non c'era altro che il buio.
Un piede cercт a tentoni il pedale dell'interruttore, e la luce tornт, la semplice luce di un prosaico sole.
Bayta sbattй le palpebre finchй non sgorgarono lacrime dai suoi occhi, come se volessero disperatamente ritrovare lo scenario perduto.
Ebling era inerte, con gli occhi spalancati e la bocca semi aperta.
Solo Magnifico sembrava essere completamente sveglio e riponeva delicatamente il sonovisore nella custodia.
— Mia signora - disse in tono felice. - и uno strumento meraviglioso.
Risponde perfettamente a ogni sollecitazione ed и straordinariamente delicato e stabile.
Con uno strumento simile sarт capace di fare miracoli.
Vi и piaciuta la mia composizione? - L'hai composta tu? - disse Bayta sorpresa. - Tu da solo? Il buffone arrossм fino alla punta dell'enorme naso. - E' mia.
Al Mulo non piaceva, ma molto spesso l'ho suonata in segreto per me solo.
Quando ero giovane, un giorno, vidi il palazzo, un gigantesco palazzo incastonato di gioielli: lo vidi da lontano, era carnevale.
C'era gente di uno splendore mai visto, e non vidi mai piщ tanta ricchezza e magnificenza, nemmeno nel palazzo del Mulo.
La mia rappresentazione era misera al confronto, ma la mia mente и limitata.
L'ho intitolata Ricordo del Paradiso.
Al suono di quelle parole, finalmente, Mis riuscм a riscuotersi. - Magnifico - disse, - vorresti suonare al medesimo modo per altri? Il buffone parve esitare. - Per altri? - chiese incerto.
— Per migliaia di persone - gridт Mis. - Nella Sala Grande dei Concerti della Fondazione.
Vorresti diventare padrone di te stesso, onorato da tutti ricco… e… e… - non riuscм a trovare altre parole.
— Capisci? Che ne dici? - Ma come posso diventare tutto quello che dite voi, signore? Io non sono che un povero buffone a cui non sono concesse le grandi cose del mondo.
Lo psicologo sbuffт, e si asciugт il sudore dalla fronte. - Ma tu sai suonare.
Il mondo sarebbe tuo se riuscissi a suonare a questo modo di fronte al Sindaco e all'Unione dei mercanti.
Ti piacerebbe? Il buffone si girт verso Bayta. - E voi, mia signora, rimarrete con me? Bayta rise. - Certamente.
Credi forse che ti abbandonerт ora che sei sul punto di diventare ricco e famoso? - Ogni mia ricchezza sarebbe vostra, mia signora - disse il buffone.
— E certamente tutta la ricchezza della Galassia non sarebbe sufficiente a riparare il debito che ho verso di voi.
— Ma - disse Mis con naturalezza, - prima dovresti aiutarmi…
— E che cos'и quello strumento? Lo psicologo sorrise: - Un piccolo Rivelatore Psichico superficiale.
non ti farа male.
Sfiorerа appena la superficie del cervello.
Magnifico spalancт gli occhi, completamente paralizzato da un terrore senza nome.
Poi riuscм a balbettare: - Non un Rivelatore! L'ho giа visto usare.
Prosciuga la mente e lascia il cervello completamente vuoto.
Il Mulo se ne serviva per punire i traditori e li lasciava aggirarsi per la cittа liberi completamente impazziti, finchй per pietа non venivano uccisi. - Protese le mani cercando di allontanare Mis.
— Ma si trattava di un altro Rivelatore - gli spiegт Mis pazientemente - e anche quello non danneggerebbe nessuno se fosse usato attentamente.
Questo invece и semplicemente un Rivelatore superficiale e non farebbe male nemmeno ad un bambino.
— E vero, Magnifico - disse Bayta. - E' solo per aiutarci a sconfiggere il Mulo e per tenerlo lontano.
Una volta finito, noi due diventeremo ricchi e famosi.
Magnifico tese una mano tremante. - Mi terrete la mano mia signora? Bayta la strinse con tutt'e due le sue mani, e il buffone vide con terrore avvicinarsi alla sua testa i piatti terminali.
Ebling Mis era comodamente seduto in una poltrona negli appartamenti privati del sindaco Indbur, del tutto indifferente per l'onore concessogli, e guardava ironico il piccolo sindaco nervoso e agitato.
Buttт via il sigaro e sputт sul pavimento un frammento di tabacco che aveva in bocca.
— E se per caso tu volessi qualcosa di veramente buono per il prossimo concerto alla Sala Mallow - disse, - faresti meglio a buttar via tutti quegli strumenti elettronici e penserт io a far suonare a quel poveretto il sonovisore.
Indbur, ti assicuro che non hai mai sentito niente di simile.
— E credi che ti abbia chiamato qui per farmi dare consigli in campo musicale? Che ne и del Mulo? Parlami di lui.
Voglio avere informazioni sul Mulo - urlт il sindaco.
— Il Mulo? Mi sono dovuto servire di un Rivelatore superficiale e ne ho ricavato ben poco.
Non potevo usare il Rivelatore Psichico vero e proprio, quel poveretto sarebbe impazzito.
Ma ti racconterт tutto quello che sono riuscito a sapere, solo se la smetti di tamburellare con le dita sul tavolo…
— Prima di tutto, non bisogna considerare la straordinaria forza fisica del Mulo.
Probabilmente и molto forte, ma niente di piщ.
Il resto, sono storie alimentate dalla sua fama tremenda.