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Porta strani occhiali e uccide con gli occhi.

Evidentemente и provvisto di poteri mentali.

— Ne sappiamo quanto prima - commentт il sindaco amareggiato.

— E il rivelatore lo conferma.

Da queste basi possiamo andare avanti concretamente.

— Capisco.

E quanto tempo ci impiegherai? - Circa un mese, direi, e forse potro darti qualche informazione.

Forse no, ma che posso farci? Tutto questo и al di fuori del Progetto Seldon e le nostre probabilitа di vittoria sono molto, molto poche.

Indbur balzт in piedi. - Sei tu allora! Bugiardo e traditore.

Sei tu uno di quei criminali che spargono voci di sconfitta seminando il panico nella Fondazione e rendendo piщ difficile il mio lavoro.

— Io? Io? - disse Mis cominciando a irritarsi.

Indbur lo guardт con odio. - Perchй, per la Galassia, la Fondazione vincerа… la Fondazione dovrа vincere.

— Malgrado la sconfitta di Horleggor? - Non и stata una sconfitta.

Sei tu che hai diffuso questa bugia? Eravamo inferiori di numero e siamo stati traditi…

— E da chi? - domandт Mis.

— Da quei topi di fogna dei democratici - urlт Indbur. - Lo sapevo giа da tempo che la flotta era piena di capicellula democratici.

La maggior parte di loro и stata eliminata, ma ne rimanevano abbastanza per spiegare la resa di venti astronavi nel pieno della battaglia.

Abbastanza da mutarne le sorti.

E presto dimostrerт che anche tu, patriota dei miei stivali, sei in contatto con questi democratici.

Ebling Mis scrollт le spalle. - Tu urli, ma non provi un bel niente.

Come spieghi la ritirata precipitosa e l'abbandono di metа Siwenna? Ancora colpa dei democratici? - No.

Non dei democratici - rispose il sindaco con un sorriso. - Ci siamo ritirati perchй la Fondazione s'и sempre ritirata al primo attacco, fino a quando l'inevitabile necessitа storica volgerа la sconfitta in vittoria.

Di giа ne vedo le prime avvisaglie.

Le cosiddette forze democratiche hanno giа apposto manifesti assicurando il loro appoggio al governo.

Forse ci vogliono tradire dall'interno, ma noi ci serviamo dei loro manifesti per la nostra propaganda, qualunque siano i piani di questi traditori.

E c'и dell'altro…

— Una notizia ancora migliore di questa, Indbur? - Giudica da te.

Due giorni fa, la cosiddetta Associazione dei mercanti indipendenti ha dichiarato guerra al Mulo, e la flotta della Fondazione, di colpo, si trova rinforzata di ben mille navi.

Vedi bene che il Mulo и andato troppo lontano.

Ci ha trovato divisi e in lotta tra di noi, ma sotto la pressione del suo attacco abbiamo trovato la forza di unirci e di diventare piщ forti.

Deve perdere.

E inevitabile come sempre.

Mis non era ancora molto ottimista. - Vuoi dirmi che il Progetto Seldon ha tenuto conto persino dell'avvento fortuito di un mutante? - Un mutante! Io non sarei in grado di distinguerlo da un normale essere umano, se non fosse per le storie fantastiche che si ostinano a raccontare un capitano ribelle, una coppia di stranieri e un buffone di Corte.

Tu dimentichi inoltre la prova fondamentale che tu mi hai fornito.

— Io? - disse Mis allibito.

— Sм - insistette il sindaco, - propria tu.

La Volta del Tempo si aprirа fra nove settimane, non и vero forse? E la conclusione di una crisi.

Se questo attacco del Mulo non и una crisi, quale dovrebbe essere la vera? E per quale ragione s'aprirebbe la Volta del Tempo? Rispondimi, grossa palla di lardo.

Lo psicologo scrollт le spalle. - D'accordo.

Se ti fa piacere.

Fammi un favore, perт.

Nell'eventualitа… nell'eventualitа che Seldon faccia il suo discorso e che non si verifichino le conseguenze desiderate, sarebbe bene che tu mi lasciassi assistere alla cerimonia.

— D'accordo.

Ora esci di qui.

E non farti vedere per nove settimane.

— Con grande piacere, mio incartapecorito onore - mormorт Mis allontanandosi.

18. Il crollo della Fondazione

La Volta del Tempo era carica di una strana atmosfera.

La sala era illuminata e aerata, con motivi decorativi vivaci e ben conservati alle pareti, e le file di sedie comode e apparentemente disegnate per essere usate in eterno.

Niente sembrava vecchio, tre secoli di esistenza non avevano lasciato alcuna traccia evidente.

Non era stata costruita con intenti di effetti grandiosi, anzi, tutto era piuttosto semplice e ordinato, quasi nudo.

Tuttavia la sala era disposta in modo da gravitare tutta intorno a un prisma di vetro che dominava in mezzo alla stanza, completamente vuoto.

Quattro volte, in quegli ultimi trecento anni, il simulacro vivente di Hari Seldon era apparso in quel prisma e aveva parlato.

Due volte aveva parlato senza che vi fosse un pubblico che lo ascoltasse.

Quel vecchio, vissuto ai tempi del Grande Impero, aveva proiettato la sua immagine attraverso tre secoli e nove generazioni, e ancora adesso sapeva della Galassia molto piщ dei suoi lontani discendenti.

Il prisma di vetro vuoto era in attesa.

Il primo a entrare nella sala fu il sindaco Indbur III, che era giunto fino li in terramobile tra ali di folla ansiosa e preoccupata.

Con lui arrivт anche la sua sedia particolare, piщ alta e piщ grande delle altre della sala.

Fu disposta davanti alla prima fila, cosм poteva dominare tutto all'infuori del vuoto prisma di vetro.

Un ufficiale alla sua sinistra chinт la testa in atto di sottomissione.

— Eccellenza, i preparativi affinchй il comunicato di questa sera venga ascoltato in ogni angolo dello Stato sono terminati.

— Bene.

Nel frattempo, i programmi interplanetari speciali sull'importanza della Volta del Tempo devono continuare.

Bisogna tuttavia evitare di fare previsioni o commenti.

La reazione popolare и sempre soddisfacente? - E' ottima.

Eccellenza.

Le voci degli elementi sovversivi sono state quasi completamente eliminate.

Il morale и alto.

— Bene! - Fece allontanare l'uomo con un leggero gesto della mano e si dispose ad aspettare comodamente.

Mancavano venti minuti a mezzogiorno.

Alcuni magnati e persone influenti, si trattava soprattutto dei capi delle grandi organizzazioni mercantili, entrarono nella sala da soli o a due a due, con un cerimoniale adeguato alla loro condizione finanziaria o alla loro posizione politica.

Ognuno di loro si avvicinт al sindaco, scambiт con lui due o tre frasi di convenienza, e venne poi accompagnato al suo posto.

All'improvviso, in mezzo a tutti quei personaggi rigidamente composti, apparve Randu di Haven che si precipitт verso la sedia del sindaco senza farsi annunciare.

— Eccellenza! - mormorт inchinandosi.

Indbur s'accigliт. - Non mi sembra di avervi concesso un'udienza.

— Eccellenza, и una settimana che chiedo di parlarvi.

— Me ne dispiace, ma gli affari di Stato soprattutto in vista dell'apparizione di Hari Seldon mi hanno…

— Eccellenza, dispiace anche a me, ma devo chiedervi di ritirare l'ordine che impone alle astronavi dei mercanti indipendenti di essere distribuite fra tutte le varie forze della Fondazione.

Indbur arrossм di stizza per essere stato interrotto. - Non и questo il momento di discutere.

— Eccellenza, и il solo momento opportuno - sussurrт Randu.

— Come rappresentante dei pianeti indipendenti, vi dico che un ordine del genere non potrа essere attuato.

Deve essere revocato prima che Seldon risolva i problemi in vece nostra.

Allora lo stato d'emergenza non sussisterа piщ, e sarа troppo tardi per trovare un accordo e la nostra alleanza scomparirа.

Indbur squadrт Randu con sguardo gelido. - Vi rendete conto che sono io che comando le forze armate della Fondazione? Ho il diritto o no di decidere la politica militare? - Eccellenza, ne avete il pieno diritto, ma certe misure sono sconvenienti.

— Non vedo perchй.

E' pericoloso permettere alla vostra gente di avere una flotta separata.

Un'azione divisa gioca in favore del nemico.

Dobbiamo essere uniti: ambasciatori, militari e politici.

I muscoli della gola di Randu si contrassero.

Questa volta tralasciт il tono onorifico. - Ora che sta per parlare Seldon vi sentite sicuro e avete intenzione di mettervi contro di noi: soltanto un mese fa eravate dolce e remissivo, quando la nostra flotta ha sconfitto il Mulo a Trel.

Forse sarа meglio che vi ricordi, signore, che la flotta della Fondazione и stata sconfitta in battaglia ben cinque volte, e che sono state le navi dei mercanti indipendenti a ottenere le vostre vittorie.

Indbur assunse un'aria minacciosa. - Non siete piщ gradito su Terminus, ambasciatore.

Chiederт che veniate rimandato al vostro pianeta questa sera.

Inoltre, i vostri contatti con elementi sovversivi di Terminus saranno, anzi, sono giа stati presi in considerazione.

Randu replicт: - Quando io me ne andrт, le nostre navi partiranno con me.

Io non so nulla degli elementi sovversivi di Terminus.

So solo che le navi della Fondazione si sono arrese per il tradimento degli alti ufficiali, non a causa dei soldati o dei cosiddetti democratici.

Io vi dico che venti navi della Fondazione si sono arrese a Horleggor per ordine dell'ammiraglio che comandava la retroguardia, prima ancora che venissero lanciate nella mischia.

E questo Ammiraglio era un vostro amico.

Fu lui a presiedere il processo di mio nipote quando tornт da Kalgan.

Non e il solo caso questo.

E noi non possiamo rischiare che i nostri uomini e le nostre navi vengano comandate da potenziali traditori.

— Verrete messo sotto sorveglianza all'uscita di qui - disse Indbur.

Randu s'allontanт sotto lo sguardo ostile delle persone influenti di Terminus.

Mancavano dieci minuti alle dodici.

Bayta e Toran erano giа arrivati.

S'alzarono dai loro posti in ultima fila e fermarono Randu che passava.

Randu sorrise. - Ce l'avete fatta a venire.

Come ci siete riusciti? - E' stato merito di Magnifico - rispose Toran. - Indbur ha insistito per avere una composizione al sonovisore sulla cerimonia della Volta del Tempo con lui senza dubbio nella parte di eroe.

Magnifico ha rifiutato di partecipare alla riunione senza di noi e non c'и stato modo di convincerlo.

Anche Ebling Mis и qui, o perlomeno c'era fino a qualche momento fa.

Sara in giro da qualche parte. - Poi diventando serio improvvisamente: - Cosa c'и che non va zio? Hai una brutta espressione.

Randu annuм. - Lo immagino.

La situazione и difficile.

Toran.

Quando il Mulo sarа eliminato ho paura che verrа il nostro turno.

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