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Davide Scalia

CILS C1. Prova di analisi delle strutture di comunicazione

Premessa

1.1 La CILS – Certificazione di italiano come lingua straniera

La CILS, Certificazione di Italiano come Lingua Straniera, realizzata dall’Università per Stranieri di Siena, è il titolo ufficiale che dichiara il grado di competenza linguistica-comunicativa in italiano come lingua straniera. La certificazione CILS è rilasciata dall’Università dopo un esame costituito da test sulle abilità comunicative, che verificano la capacità di uso della lingua in situazioni comunicative e in rapporto alle loro caratteristiche socio-culturali e socio-linguistiche. Le prove della CILS propongono la lingua italiana nelle sue strutture standard, di uso contemporaneo, sia per lo scritto che per il parlato.

La certificazione CILS è articolata in livelli che corrispondono a gradi di competenza progressivamente più ampi e a diversi contesti sociali di uso della lingua. I livelli sono sei: livello A1, livello A2, livello UNO-B1, livello DUE-B2, livello TRE-C1, livello QUATTRO-C2. Ogni esame CILS è costituito da cinque parti, con prove sulle abilità di base: ascolto, lettura, produzione scritta, produzione orale, analisi delle strutture di comunicazione.

1.2 A chi serve la certificazione CILS

La certificazione CILS è utile a cittadini stranieri o a cittadini italiani residenti all’estero (discendenti di emigrati italiani, italiani con doppia cittadinanza ecc.) per misurare la propria competenza in italiano. Le prove della certificazione CILS non sono legate a particolari metodi o tipi di corsi di lingua: ogni candidato può prepararsi agli esami di certificazione CILS nel modo che ritiene più appropriato e più adeguato al raggiungimento della competenza linguistico-comunicativo prevista. Per sostenere gli esami CILS non è necessario avere titoli di studio specifici, ma solo una conoscenza della lingua italiana corrispondente ai parametri indicati per ciascun livello CILS.

1.3 A che cosa serve la certificazione CILS

La certificazione CILS è utilizzabile per l’inserimento nel mondo del lavoro e dello studio, per l’iscrizione alle università italiane, per l’insegnamento dell’italiano, per ogni ulteriore ambito d’uso in cui sia richiesto un determinato livello di competenza nella lingua italiana attestato formalmente.

La certificazione costituisce comunque un obiettivo da raggiungere e, in quanto tale, rappresenta uno stimolo per la motivazione all’apprendimento della lingua. Molte aziende italiane che operano all’estero o che vogliono assumere personale straniero, o aziende straniere che hanno rapporti commerciali con l’Italia richiedono il possesso del certificato CILS in base alle funzioni lavorative che i dipendenti dovranno svolgere.

A seguito del D.M. 04/06/2010 il certificato di livello A2 è uno dei requisiti fondamentali per ottenere il permesso di soggiorno a lunga scadenza. Il livello minimo richiesto per iscriversi a una università italiana è il livello CILS DUE-B2: gli studenti extracomunitari che possiedono tale livello sono esonerati dalla prova di conoscenza della lingua italiana nell’università di arrivo. Lo studente straniero in possesso di un certificato CILS di livello TRE-C1 o di livello QUATTRO-C2 può ottenere un punteggio supplementare ai fini dell’inserimento nelle graduatorie degli idonei.

2. Il livello CILS TRE-C1

Profilo di competenza: È il livello della padronanza nella competenza in italiano come lingua straniera: prevede un ampliamento dell’area degli usi linguistici e dei contesti di comunicazione. Permette di comunicare non solo in situazioni tipiche della vita quotidiana, ma anche nei rapporti formali per scopi sociali, accademici e professionali. Chi possiede questo livello è in grado di interagire oralmente e per scritto con enti pubblici, aziende ecc. dimostrando di saper assumere un ruolo adeguato alla situazione. Il candidato di questo livello comprende un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Nelle sue produzioni deve manifestare una buona padronanza della lingua italiana sviluppando testi chiari, ben strutturati e articolati.

Sillabo delle strutture morfosintattiche: Oltre alle strutture previste nei precedenti livelli, ai candidati è richiesto di saper comprendere e produrre le seguenti strutture della lingua italiana:

– coniugazione della forma attiva e riflessiva dei verbi regolari e irregolari nei seguenti modi e tempi:

• congiuntivo passato e trapassato;

• gerundio presente e passato;

• participio presente e passato;

– forma passiva;

– verbi pronominali, difettivi, fraseologici;

– la frase complessa:

• frasi condizionali ipotesi possibile o irreale, esplicite e implicite;

• consecutive implicite;

• concessive implicite;

• modali;

• avversative;

• incidentali;

• esclusive;

• limitative;

– nominalizzazione;

– discorso diretto e discorso indiretto.

Pragmatica e usi della lingua: Il candidato conosce gli usi e le regole pragmatiche tipiche delle situazioni più comuni in contesti formali. È in grado di riconoscere un’ampia gamma di espressioni idiomatiche e colloquiali e cogliere i cambiamenti di registro. Il candidato sa usare la lingua per scopi sociali in modo flessibile ed efficace scegliendo nel repertorio di funzioni discorsive di cui dispone le espressioni adatte per prendere la parola e introdurre le proprie osservazioni in modo appropriato.

Lessico: Il candidato ha padronanza di un vasto repertorio lessicale che gli permetta di esprimersi chiaramente ed è in grado di superare eventuali lacune lessicali tramite l’uso di parafrasi. Possiede una buona padronanza di espressioni idiomatiche e colloquiali. Il candidato sa orientarsi in testi contenenti parole del Vocabolario di base della lingua italiana, ma anche altri livelli di lessico comune (fino al 15% max.). Nella produzione orale e scritta deve dimostrare di possedere un repertorio lessicale contenente le parole del lessico fondamentale e di alta disponibilità e saper usare anche parole appartenenti al lessico di alto uso.

2.1 Ascolto

Il candidato deve comprendere il senso globale e analitico di un’ampia varietà di testi orali e saper interpretare le intenzioni dei parlanti. Il candidato è in grado di comprendere conferenze, esposizioni e interviste specialistico-divulgative.

Dialoghi e monologhi, presentano l’italiano parlato nelle sue diverse varietà nella comunicazione quotidiana, in ambito lavorativo e nei mezzi di comunicazione di massa e possono avere anche un basso grado di strutturazione con relazioni discorsive implicite. I testi sono tratti da trasmissioni radiofoniche, giornali radio, telefonate, conferenze e lezioni. I testi delle prove possono essere recensioni, commenti, descrizioni di attività professionali, interviste radiofoniche e conversazioni.

Tra le caratteristiche del parlato possiamo evidenziare: testi registrati da mezzi di comunicazione di massa; varietà: italiano standard con eventuali accenti regionali; velocità: normale.

La parte dell’esame di ascolto si compone di 3 prova: due prove con domande a scelta multipla e una prova in cui viene richiesto al candidato di individuare le informazioni presenti nella traccia audio. La durata del test è di circa 40 minuti. I testi sono fatti ascoltare due volte, nella registrazione sono compresi i tempi per lo svolgimento delle prove e per la trascrizione delle risposte nei fogli delle risposte.

2.2 Comprensione della lettura

Il candidato comprende il senso globale e analitico di tre testi lunghi e complessi che può incontrare nella vita sociale, professionale o accademica. Ne sa identificare anche particolari minori compresi atteggiamenti e opinioni, li sa interpretare e formulare inferenze e ipotesi partendo dal loro contenuto. Il candidato è in grado di comprendere nei dettagli testi regolativi piuttosto lunghi e complessi relativi agli ambiti della formazione e del lavoro.

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