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— Boss, aveva il tuo indirizzo nell’Impero. Aveva anche l’indirizzo di Luna City della Ceres & South Africa perché i miei versamenti mensili le arrivavano da lì.

— Ho intuito la situazione. Il mio rappresentante in Nuova Zelanda — (Mai sentito parlare di rappresentanti!) — mi ha procurato l’indirizzo di lavoro del marito anziano del tuo gruppo, Brian Davidson. Brian è stato più cortese e più utile. Da lui abbiamo saputo che shuttle avevi preso partendo da Christchurch, e questo ci ha portati alla lista dei passeggeri del tuo semibalistico da Auckland a Winnipeg. Lì ti abbiamo persa per un po’, finché il mio agente locale non ha accertato che avevi lasciato il porto in compagnia del pilota del semibalistico. Quando lo abbiamo raggiunto, il capitano Tormey era più che disposto ad aiutarci, ma tu eri partita. Sono lieto di poterti informare che siamo riusciti a ricambiare il favore al capitano Tormey. Una fonte interna ci ha permesso di avvertirlo che la polizia locale stava per arrestare lui e la moglie.

— Dio santissimo! Perché?

— L’accusa ufficiale era l’aver ospitato uno straniero nemico e un suddito dell’Impero nel corso di un’emergenza. In realtà, all’ufficio di Winnipeg della polizia provinciale non interessavate né tu né il dottor Perreault. Era solo una scusa per mettere dentro i Tormey. Sono ricercati per un’imputazione molto più grave che si è fermata a livello ufficioso. È scomparso un certo tenente Melvin Dickey. L’ultima traccia che si ha di lui risale a quando ha lasciato la centrale di polizia, dicendo che sarebbe andato a casa del capitano Tormey per arrestare il dottor Perreault. Si sospetta un’aggressione.

— Ma non è una prova contro Jan e Ian! Contro i Tormey.

— No, infatti. E per questo che vogliono arrestarli con un’accusa meno grave. C’è dell’altro. Il Vma del tenente Dickey si è schiantato nell’Impero, nei pressi di Fargo. A bordo non c’era nessuno. La polizia è molto ansiosa di cercare impronte digitali sul relitto. Forse lo stanno facendo in questo stesso momento. Un’ora fa circa, un comunicato ufficiale ha informato che il confine tra l’Impero di Chicago e il Canada Britannico è stato riaperto.

— Mio Dio!

— Componiti. Sui comandi di quel Vma c’erano in effetti impronte digitali che non appartenevano al tenente Dickey. Corrispondevano alle impronte del capitano Tormey che risultano dagli archivi dell’Anzac. Hai notato che tempo ho usato? Quelle impronte c’erano; non ci sono più. Friday, anche se ho ritenuto prudente far uscire la nostra sede operativa dall’Impero, dopo tanti anni laggiù non sono privo di contatti. E di agenti. E di favori fatti in passato che qualcuno mi deve rendere. Attualmente in quel relitto non ci sono più le impronte digitali del capitano Tormey. Però ce ne sono molte altre provenienti da parecchie fonti, sia vive che morte.

— Boss, posso baciarti i piedi?

— Frena la lingua. Non l’ho fatto per irritare la polizia del Canada Britannico. Il mio agente a Winnipeg, oltre a possedere il consueto addestramento, è uno psicologo clinico. È sua opinione professionale che il capitano Tormey o la moglie potrebbero uccidere per autodifesa, ma che occorrerebbe una situazione di estrema gravità per spingere uno dei due a uccidere un poliziotto. Il dottor Perreault risulta ancora meno incline a soluzioni violente.

— L’ho ucciso io.

— Come presumevo. Nessun’altra spiegazione coincideva coi dati disponibili. Vuoi discuterne? È un fatto di mia competenza?

— Forse no. Solo che l’hai fatto entrare tu nella tua competenza quando hai distrutto quelle maledette impronte. L’ho ucciso perché minacciava Janet, Janet Tormey, con un’arma. Potevo semplicemente metterlo fuori combattimento. Ne avrei avuto tutto il tempo. Ma volevo ucciderlo, e l’ho ucciso.

— Resterei, e resterò, terribilmente deluso se mai ti limiterai a ferire un poliziotto. Un poliziotto ferito è più pericoloso di un leone ferito. Avevo ricostruito i fatti più o meno come li hai raccontati tu, solo che credevo volessi difendere il dottor Perreault… visto che sembri trovarlo accettabile come sostituto di marito.

— Lo è, certo. Ma è stato quando quell’idiota ha minacciato la vita di Janet che sono partita in quarta! Boss, fino a quel momento non sapevo di amare Janet. Non sapevo di poter amare una donna in modo tanto intenso. Tu ne sai più di me su come sono fatta, o almeno me lo hai lasciato intendere. Ho gli ormoni fuori fase?

— So molto del modo in cui sei stata progettata, ma non ne discuterò con te. Non sono informazioni che ti occorrono. I tuoi ormoni non sono più fuori fase di quelli di un normale essere umano. In particolare, non hai squilibri in eccesso di cromosoma Y. Tutti gli esseri umani hanno soi-distant ormoni fuori fase. La razza si divide in due categorie: quelli che lo sanno e quelli che non lo sanno. Piantala coi discorsi stupidi. Non si addicono a un genio.

— Ah, così adesso sono un genio. Alleluia, Boss.

— Non essere impertinente. Tu sei un supergenio, ma devi fare ancora parecchia strada per renderti conto del tuo potenziale. Geni e supergeni creano sempre da sé le proprie regole sul sesso e su tutto il resto; non accettano le abitudini scimmiesche dei loro inferiori. Torniamo ai nostri montoni. È possibile che il cadavere venga ritrovato?

— Personalmente sarei pronta a scommettere di no.

— C’è qualche ragione di discuterne con me?

— No, non credo.

— Allora non ho bisogno di sapere niente e partirò dal presupposto che i Tormey possano tornare a casa sani e salvi, non appena la polizia avrà concluso di non poter stabilire il corpus delicti. Il corpus delicti non richiede necessariamente un cadavere, ma è piuttosto difficile imbastire un’accusa di omicidio senza un morto. Se i Tormey venissero arrestati, un buon avvocato li tirerebbe fuori in cinque minuti, e avrebbero un ottimo avvocato, te lo assicuro. Forse ti farà piacere sapere che li hai aiutati a fuggire dal paese.

— Io?

— Tu e il dottor Perreault. Lasciando il Canada Britannico sotto le spoglie del capitano Tormey e della moglie, e usando le loro carte di credito e chiedendo carte turistiche intestate a loro. Voi due avete lasciato una traccia che ha «dimostrato» che i Tormey sono scappati immediatamente dopo la scomparsa del tenente Dickey. La cosa ha funzionato talmente bene che là polizia ha perso diversi giorni nel tentativo di rintracciare i sospetti nella Confederazione Californiana, e se l’è presa con l’inefficienza dei colleghi californiani di fronte al loro insuccesso. Però mi sorprende che i Tormey non siano stati arrestati direttamente a casa. Il mio agente non ha avuto grosse difficoltà a contattarli lì.

(Io non ero sorpresa. Se arriva un poliziotto, zip! giù nel buco. Se invece si presenta qualcuno che non è un poliziotto e convince Ian di essere a posto…) — Boss, il tuo agente di Winnipeg ha accennato al mio nome? Il nome Marjorie Baldwin, intendo.

— Sì. Senza quel nome e una tua foto, la signora Tormey non lo avrebbe mai lasciato entrare. Senza i Tormey mi sarebbero mancati dati essenziali per seguire le tue tracce piuttosto elusive. Ci siamo stati utili a vicenda. Loro ti hanno aiutata a fuggire. Noi abbiamo aiutato loro a fuggire, quando li ho informati, quando il mio agente li ha informati, che erano ricercati. Una conclusione piacevole.

— Come li hai fatti uscire?

— Friday, vuoi saperlo?

— Uhm, no. — (Quando imparerò? Se Boss avesse voluto svelarmi il suo metodo, me ne avrebbe parlato. «Le falle trascurate affondano le navi.» Il che con Boss non succede.)

Boss si spostò da dietro la scrivania; e mi scioccò. Di solito non si muove molto, e nel vecchio ufficio il suo onnipresente servizio da tè era sempre a portata di mano sulla scrivania. In quel momento rotolò fuori: niente bastoni; una sedia a rotelle a motore. Si spostò a un tavolino, prese ad armeggiare con le attrezzature per il tè.

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