— Sulle Fondazioni? - chiese Bayta.
— No, solo sulla Seconda! La nostra Fondazione и semplice.
Ma la Seconda и solamente un nome.
Ogni tanto se ne parla, ma ogni elemento и nascosto nei meandri della matematica.
Vi sono ancora molte cose che non sono riuscito a comprendere, ma da sette giorni i pezzi del mosaico sembrano accordarsi.
"La Fondazione numero Uno era un mondo di scienziati fisici.
Rappresentava l'unione di tutta la morente scienza della Galassia e aveva lo scopo di fornire nuovo vigore alla ricerca scientifica.
Non c'erano inclusi psicologi.
Sembra una mancanza, ma c'era una ragione precisa.
La spiegazione piщ semplice и che la psicostoria di Seldon non agisce sugli individai, ma su tutta la massa che deve ignorare gli avvenimenti che seguiranno, in modo che agiscano in maniera naturale.
Mi segui? - Sм dottore.
— Allora ascoltami bene.
La Fondazione numero Due era un mondo di scienziati del pensiero.
Era esattamente l'opposto del nostro mondo: in quel pianeta dominava la psicologia e non la fisica.
Capisci? - No.
— Ragiona, Bayta, usa il cervello.
Hari Seldon sapeva che la psicostoria prediceva solo probabilitа, non certezze.
Esisteva sempre un margine di errore, e con il tempo questo margine sarebbe aumentato in progressione geometrica.
Seldon avrebbe naturalmente fatto di tutto per evitare un errore del genere.
Ora, la nostra Fondazione era ben attrezzata dal punto di vista tecnico.
Poteva costruire armi e sconfiggere eserciti.
Con la forza avrebbe respinto ogni attacco.
Ma che poteva fare contro l'attacco mentale del Mulo? - Per questa ragione Seldon avrebbe creato la Seconda Fondazione! - concluse eccitata Bayta.
— Sм, si, si! Certamente! - Ma fino ad ora non hanno fatto nulla.
— Come lo sai? Bayta pensт per un attimo, poi disse: - Effettivamente non lo so.
Ma hai le prove che si siano giа mossi? - No.
Vi sono molti fattori che non ho ancora compreso.
Forse anche la Seconda Fondazione, proprio come noi, si и sviluppata lentamente, per gradi.
Che cosa ne sappiamo del loro attuale stato di sviluppo? Sono abbastanza forti da combattere il Mulo? Sono consci del pericolo? Hanno dei capi capaci? - Ma se loro seguono il Progetto Seldon, dovranno per forza sconfiggere il Mulo.
Mis corrugт la faccia. - La Seconda Fondazione ha un compito piщ difficile che non la Prima.
I suoi problemi sono di gran lunga piщ complessi, e maggiori sono le possibilitа di errori.
E se la Seconda Fondazione non riuscisse a sconfiggere il Mulo, sarebbe una catastrofe.
Probabilmente sarebbe la fine della razza umana, almeno come la intendiamo noi.
— No.
— Sм.
Se i discendenti del Mulo ereditassero i suoi poteri mentali, il resto degli uomini non potrebbero competere con loro.
Si verrebbe a creare una razza dominante, una nuova aristocrazia, e l'umanitа sarebbe relegata nel ruolo di razza inferiore.
Capisci? -Sм.
— E se per un caso qualsiasi il Mulo non riuscisse a creare una dinastia, creerebbe comunque un nuovo Impero basato unicamente sul suo potere personale.
Questo Impero cesserebbe con la sua morte, la Galassia verrebbe abbandonata all'anarchia, senza piщ le Fondazioni, e non sarebbe piщ possibile creare un nuovo Impero stabile.
Ciт significherebbe migliaia di anni di barbarie.
— Che possiamo fare? Possiamo avvertire la Seconda Fondazione? - E nostro dovere avvertirli.
Non possiamo rischiare che loro non si accorgano del pericolo.
Ma non esiste modo di avvertirli.
— E perchй no? - Non so dove si trovi quest'altra Fondazione.
All'altro capo della Galassia, и tutto quello che so, e possiamo cercarla fra milioni di mondi.
— Ma Ebling, non specificano dove? - e indicт i film ammucchiati sul tavolo.
— No, non lo dicono.
Non l'ho ancora scoperto.
Tutto questo segreto deve avere un significato.
Deve esserci una ragione… - La faccia del vecchio era distrutta. - Ma preferirei che ora te ne andassi.
Ho giа perduto abbastanza tempo e non posso sprecar tempo… non posso…
Si chinт nuovamente sul proiettore.
Magnifico era entrato nella stanza. - Vostro marito и tornato, mia signora.
Ebling Mis non salutт il buffone.
Era di nuovo immerso nel lavoro.
Quella sera Toran, dopo aver sentito le spiegazioni di Bayta, disse: - E tu pensi che dica la veritа, Bayta? Non pensi che sia un pт'… - esitт, incerto.
— Mentalmente и a posto, Toran.
E malato, lo so.
E dimagrito, non riesce piщ a parlare normalmente… и malato.
Ma quando parla del Mulo o della Seconda Fondazione, o del lavoro che sta facendo, ascoltalo.
E di una luciditа straordinaria.
Sa di che cosa sta parlando.
Io gli credo.
— Allora c'и speranza.
— Non so.
Forse.
D'ora in poi porterт con me un'arma.
— Mostrт un piccolo fulminatore a Toran. - Non si sa mai, Toran.
Non si puт mai sapere.
— Che cosa? Bayta scoppiт a ridere.
La sua era una risata isterica. - Niente, Toran.
Forse sono anch'io un poco pazza, come…
Ebling Mis.
Ebling Mis aveva solo altri sette giorni di vita, e i sette giorni passarono silenziosamente uno dopo l'altro.
Per Toran furono sette giorni di letargo, lenti e monotoni.
Aveva perso ogni capacitа di reazione.
Mis sembrava sepolto nei sotterranei, lavorava disperatamente, ma il suo lavoro non influenzava la vita dei suoi due amici.
Si era letteralmente barricato nella sua stanza.
Nй Toran nй Bayta potevano vederlo.
Solo l'andirivieni di Magnifico, incaricato di portare il cibo allo psicologo indicava che egli era ancora vivo.
Magnifico ogni giorno diventava piщ pensieroso e muto, e in punta di piedi, senza far rumore, portava i vassoi avanti e indietro.
Neanche Bayta parlava piщ.
Aveva perso la sua caratteristica vivacitа, non era nemmeno piщ sicura di sй.
Era preoccupata e nervosa, e giа una volta Toran l'aveva vista giocherellare con il fulminatore.
Quando Bayta s'era accorta che il marito l'osservava aveva nascosto l'arma rapidamente.
— Che cosa fai con quell'aggeggio in mano, Bayta? - Lo porto con me.
Non и un reato.
— Se non fai attenzione, rischi di farti saltare le cervella.
— Non sarebbe poi una perdita tanto grave.
A Toran l'esperienza matrimoniale aveva insegnato a evitare discusne con la moglie quando questa era di cattivo umore.
Si strinse nelle spalle e usci.
L'ultimo giorno, Magnifico si precipitт correndo da loro.
Era senza fiato. - Il dottore vuole vedervi.
Non sta bene.
Mis stava veramente male.
Era a letto, aveva gli occhi spiritati e lucidi era sporco e irriconoscibile.
— Ebling! - urlт Bayta.
— Lasciatemi parlare - sussurrт lo psicologo sollevandosi sui cuscini con sforzi disperati. - Lasciatemi parlare.
Io sono ormai finito.
Il mio lavoro lo passo a voi.
Non ho preso appunti; ho distrutto tutte le mie note.
Nessun altro deve sapere.
Dovete tenere tutto a mente.
— Magnifico - disse Bayta. - Vattene…
Riluttante, il buffone indietreggiт verso la porta.
Mis fece un gesto debole con la mano. - Non importa.
Rimani pure, Magnifico.
Il buffone si sedette rapidamente.
Bayta volse lo sguardo al pavimento, mordendosi il labbro inferiore.
Mis con un respiro rauco cominciт a parlare: - Sono convinto che la Seconda Fondazione puт vincere, se non viene attaccata di sorpresa dal Mulo.
Si и mantenuta avvolta nel segreto e questo segreto deve essere mantenuto.
E' importante.
Voi dovete andare lа e avvertirli, le nostre informazioni sono di vitale importanza, potrebbero cambiare tutto.
Mi sentite? Toran gridт disperato: - Sм. si! Dicci dove dobbiamo andare.
Dove si trova? - Posso dirvelo ora - rispose con voce debole.
Non riuscм a terminare la frase.
Bayta, pallida, sollevт il fulminatore e sparт.
Lo sparo riecheggiт nella sala.
Dalla cintura in su, Mis scomparve.
Bayta allentт le dita lasciando cadere l'arma.
Nessuno parlт.
L'eco di quello sparo si perse nel sotterraneo.
Un istante dopo, Magnifico mandт un urlo, soffocato solo dal ruggito rabbioso di Toran.
Ora il silenzio era assoluto.
Bayta teneva la testa bassa.
Una lacrima cadde sul pavimento brillando un attimo nella luce.
Bayta non aveva mai pianto prima.
Toran aveva i muscoli tesi allo spasimo.
Magnifico sembrava una maschera senza vita.
Finalmente Toran riuscм a parlare.
La sua voce era irriconoscibile.
— Sei passata al Mulo…
Il Mulo ha condizionato anche te! Bayta alzт gli occhi e storse la bocca, tentando di sorridere. - Io passata al Mulo? - Sorrise cercando di controllare i suoi nervi. - E' finita, Toran.
Ora posso parlare.
— Parlare di che cosa, Bayta? Che cosa c'и da dire? - mormorт Toran.
— Parlare della calamitа che ci ha seguiti.
Anche tu te ne sei accorto, prima.
Non ricordi? La sconfitta ci seguiva da vicino senza mai riuscire a toccarci.
Noi eravamo sulla Fondazione quando questa si и arresa mentre i mondi indipendenti ancora combattevano… ma noi riuscimmo a fuggire in tempo per andare su Haven.
Siamo giunti su Haven e questa si и arresa mentre gli altri ancora combattevano… e di nuovo siamo riusciti a fuggire appena in tempo.
Siamo andati su Neotrantor che probabilmente sarа giа nelle mani del Mulo.
Toran scosse la testa. - Non capisco: - Toran, cose del genere non capitano per puro caso.
Io e te siamo gente insignificante, non puт capitare per puro caso che ci troviamo sempre al centro di ogni vortice politico… a meno che non ci portiamo vortice con noi! Non capisci ancora? Toran strinse le labbra.
Fissт gli occhi sui resti dello scienziato.
— Usciamo di qui, Bayta.
Fuori, il cielo era nuvoloso.
Il vento scompigliт i capelli di Bayta.
Magnifico lм segui in silenzio ascoltando attentamente la conversazione.
— Bayta, tu hai ucciso Ebling Mis, perchй credevi fosse lui il centro dell'infezione? - disse Toran a denti stretti.
Una luce gli attraversт lo sguardo.
Sussurrт: - Era lui il Mulo? Bayta rise istericamente. - Il povero Ebling Mis il Mulo? Non avrei potuto ucciderlo se fosse stato il Mulo.
Si sarebbe accorto delle mie intenzioni nel momento che sollevavo il fulminatore per ucciderlo e le avrebbe mutate in amore, adorazione, terrore o qualunque altra cosa gli avesse fatto comodo.