L'avete trovati? - Trovati? Eccome - gridт Riose.
Parlava a denti stretti come se si sforzasse di mantenere la calma. - Patrizio non sono maghi ma diavoli.
Sono tanto lontani dalla fede quanto le nebulose da noi.
Pensate! Abitano un pianeta non piщ grande di un fazzoletto di un'unghia; le loro risorse sono minime la loro potenza и insignificante la popolazione и cosм microscopica da non potersi paragonare ad alcuna delle minuscole prefetture delle Stelle scure.
Eppure si tratta di un popolo cosм orgoglioso e ambizioso da sognare di diventare i dominatori della Galassia.
"Sono talmente sicuri di sй che non hanno fretta.
Si muovono lentamente e con flemma; parlano dei secoli necessari.
Annettono interi pianeti senza muovere un dito.
"E il bello и che hanno successo.
Non c'и nessuno che li fermi.
Hanno creato una comunitа di commercianti che s'estende persino al di lа della portata delle loro piccolissime navi.
I loro mercanti cosм si fanno chiamare quegli agenti penetrano per parsec nella Galassia.
Ducem Barr interruppe quel fiume di parole. - Quanto di quello che mi state dicendo и vero e quanto и frutto d'immaginazione? Il generale riprese fiato e sembrт calmarsi. - Non mi lascio guidare dai miei desideri.
Sono stato di persona su alcuni pianeti ben piщ vicini a Siwenna che alla Fondazione dove l'Impero non и piщ che un mito, mentre i mercanti sono una realtа vivente.
Persino noi siamo stati scambiati per mercanti.
— La stessa Fondazione vi ha detto che essi mirano a dominare la Galassia? - Me l'hanno detto? - Riose era esploso un'altra volta.
— Non c'era bisogno che me lo dicessero.
I loro funzionari non ne parlavano mai.
Parlavano solo d'affari.
Ma io ho parlato con la gente comune.
Ho ascoltato ciт che mi diceva il popolo; essi accettano con tranquillitа il loro "destino manifesto".
Non c'и niente che lo possa nascondere; sono talmente ottimisti che non vedono la necessitа di nasconderlo.
Il siwenniano mostrт una certa soddisfazione. - Avrete notato che le mie supposizioni non erano poi molto lontane dalla realtа.
— Senza dubbio - replicт Riose con sarcasmo - devo riconoscere la vostra capacitа analitica.
Ma sono anche costretto a rendermi conto della minaccia che un tale popolo rappresenta per Sua Maestа Imperiale.
Barr si strinse con indifferenza nelle spalle e Riose si chinт improvvisamente verso di lui afferrandolo per le braccia e guardandolo negli occhi con aria stranamente gentile.
— Suvvia patrizio - disse - non fate cosм.
Non ho affatto voglia di comportarmi da barbaro.
Per conto mio l'ostilitа di Siwenna nei confronti dell'lmpero и acqua passata e farт di tutto perchй ogni ostacolo alla nostra amicizia sia rimosso.
Ma il mio mandato и puramente militare e non mi и possibile interferire negli affari civili.
Verrei richiamato e non potrei esservi piщ di alcuna utilitа.
Voi mi capite, vero? So che mi capite.
Noi due, allora, vediamo di considerare le atrocitа di quarant'anni, chiusi con la vendetta contro il suo autore materiale e dimentichiamocene.
Ho bisogno del vostro aiuto.
Lo ammetto con tutta franchezza.
La voce del giovane sembrava piena di preoccupazione.
Ducem Barr scosse la testa gentilmente, ma con fermezza.
Riose continuт sullo stesso tono. - Non capite, patrizio, e non credo di riuscire a convincervi con le parole.
Non posso lottare con voi in questo campo.
Voi siete uno studioso, io no.
Ma posso dirvi questo.
Qualunque cosa pensiate dell'Impero, dovete ammettere la sua grande funzione.
I suoi eserciti hanno commesso atrocitа isolate, ma nel complesso sono stati apportatori di pace e civiltа.
E stata la flotta imperiale a creare la Pax Imperium che ha dominato su tutta la Galassia per piщ di duemila anni.
Raffrontate i duemila anni di pace sotto il Sole e L'Astronave con i due millenni di anarchia interstellare che li hanno preceduti.
Considerate le guerre e le devastazioni di quei tempi e ditemi se non vale la pena di conservare questo Impero.
— Pensate - continuт sempre piщ eccitato, - a che cosa sono ridotte le province della Periferia ora che si sono staccate dall'Impero e che hanno raggiunto l'indipendenza, e chiedetevi se per una misera vendetta personale valga la pena di ridurre Siwenna dalla sua posizione di provincia protetta dalla potente flotta imperiale a un mondo barbaro in una Galassia di barbari, disuniti, indipendenti e con in comune solo la miseria e la degradazione.
— Siamo giа a questo punto? - mormorт il siwenniano.
— No - dovette ammettere Riose. - Noi ci salveremo certamente, anche se dovessimo vivere il quadruplo dei nostri anni.
Ma и per l'Impero che io combatto, e anche per una tradizione militare che и qualcosa che comprendo solo io e che purtroppo non posso trasmettervi.
E' una tradizione militare costruita sull'istituto imperiale che io servo.
— State diventando mistico, e mi riesce sempre piщ difficile comprendere il misticismo di un'altra persona.
— Non importa.
Capite almeno il pericolo che rappresenta la Fondazione.
— Sono stato io a farvi notare ciт che chiamate pericolo proprio prima che partiste per la Fondazione.
— Allora vi rendete conto che bisogna fermarli all'inizio o sarа troppo tardi.
Voi avete saputo della Fondazione prima di qualsiasi altro.
Conoscete sulla Fondazione piщ cose di qualsiasi altro nell'Impero.
Probabilmente conoscete il modo migliore per attaccarla, e forse mi potrete avvertire delle loro eventuali contromisure.
Cerchiamo di essere amici.
Ducem Barr si alzт. - Ciт che posso dirvi non vi sarа di alcuna utilitа.
E solo la vostra accorata richiesta che mi spinge a parlare.
— Sarт io a giudicare dell'utilitа o meno delle vostre risposte.
— No, parlo sul serio.
Nemmeno la potenza di tutto l'Impero sarа capace di distruggere questo mondo pigmeo.
— E perchй no? - gridт Riose adirato. - No rimanete qui.
Vi dirт io quando potrete uscire.
Perchй no? Se pensate che io abbia sottovalutato i miei nemici, vi sbagliate.
Patrizio - disse riluttante, - ho penduto una nave nel mio viaggio di ritorno.
Non ho prove che sia caduta nelle mani della Fondazione, ma non и ancora stata localizzata e se si fosse trattato di un puro incidente, la sua carcassa avrebbe dovuto essere ritrovata lungo la via che abbiamo percorsa.
Non и una perdita, ma forse questo significa che la Fondazione ha aperto le ostilitа.
Una tale fretta e una tale noncuranza per le conseguenze forse significano una forza segreta che io non conosco.
Potete aiutarmi a risolvere questo problema: qual и la loro potenza militare? - Non ne ho la minima idea.
— E allora spiegatemi su che cosa basate le vostre affermazioni.
Perchй dite che tutta la potenza dell'Impero non potrа sconfiggere questo piccolo nemico? Il siwenniano tornт a sedersi e distolse lo sguardo dal generale.
Parlт lentamente. - Perchй io ho fiducia nei principi della psicostoria.
E' una strana scienza.
Ha raggiunto il suo culmine con Hari Seldon ed и morta con lui, poichй nessun uomo in seguito и stato capace di risolverne le complicate operazioni.
Ma in quel breve periodo si dimostrт lo strumento piщ potente mai inventato per lo studio dell'umanitа.
Senza pretendere di prevedere le azioni di un singolo individuo, formulт leggi ben definite, capaci di essere analizzate matematicamente in modo da riuscire a prevedere e guidare le azioni di massa degli umani.
— E con ciт?…
— Hari Seldon e il suo gruppo di studiosi si servirono della psicostoria per creare le due Fondazioni.
Il luogo il tempo e le condizioni ambientali vennero studiati matematicamente in modo tale che essi portassero alla costituzione di un Impero Universale.
La voce di Riose tremт d'indignazione. - Sostenete che questa scienza и in grado di predire che io attaccherт la Fondazione e che perderei la tale battaglia per la tale ragione? Intendete dire che io non sono altro che uno stupido robot che segue una via predestinata verso la propria distruzione? - No - replicт il vecchio patrizio. - Ho giа detto che la scienza non ha niente a che vedere con le azioni degli individui.
E' l'insieme delle condizioni storiche che sono state previste.
— Allora noi ci troviamo semplicemente nelle mani della Divinitа della Necessitа Storica? - La Necessitа Psicostorica - lo corresse Barr sottovoce.
— E se io esercitassi il mio libero arbitrio? Se decidessi di attaccare il prossimo anno o di non attaccare affatto? Quanto efficace sarebbe questa Divinitа? Che risorse avrebbe? Barr si strinse nelle spalle. - Attaccare ora o mai piщ: con una astronave, o con tutte le forze dell'Impero; con azioni militari o con pressioni economiche, dichiarando guerra o organizzando un'imboscata.
Fate ciт che vi pare.
Esercitate il vostro libero arbitrio.
Verreste comunque sconfitto.
— A causa del vicolo cieco creato da Hari Scldon? - A causa del vicolo cieco della matematica del comportamento umano che non puт essere fermato annullato o deviato.
I due si fronteggiarono senza parlare fino a quando il generale non fece un passo indietro.
— Accetto la sfida - disse con semplicitа. - Un vicolo cieco contro una libera volontа.
CLEON II… comunenemente detto "Il Grande".
Ultimo dei forti Imperatori del Primo Impero, и importante per il rinascimento artistico e politico che ebbe luogo durante il suo regno.
Il suo nome и passato alla leggenda, soprattutto in connessione con Bel Riose tanto da essere ricordato dalla gente come "L'Imperatore" Riose.
E giusto tuttavia non permettere che gli eventi del suo ultimo anno di regno adombrino quarant'anni di…
Enciclopedia Galactica
Cleon II era signore dell'universo.
Cleon II soffriva tuttavia di una malattia grave e sconosciuta.
Non era certo il primo caso di simili infermitа in un uomo tanto potente.
Ma a Cleon II non interessavano i precedenti.
Meditare sulla lunga lista di casi analoghi non lo faceva soffrire di meno.
Non lo rallegrava nemmeno il pensiero che mentre suo nonno non era altro che un piccolo pirata di un mondo microscopico, lui ora dormiva nel palazzo del Piacere di Ammenetik il Grande, come erede di una serie di dominatori che si perdevano nella notte dei tempi.