Nel libro si commenta il capitolo 15 della Prima Lettera ai Corinzi. I greci ammettevano una risurrezione corporea a condizione che si trattasse di un uomo caro agli dei e con il corpo ancora incorrotto. Si spiega, pertanto, la difficolta di alcuni tra i corinzi: essi accettavano la risurrezione di Cristo, ma non quella dei credenti alla fine dei tempi. Seguendo l'argomentazione che si sviluppa con gradualita nel capitolo 15 di 1Cor, nel saggio si cerca di far emergere con chiarezza la risposta di Paolo, il quale dimostra di non essere ignaro della cultura del proprio tempo e di servirsene per spiegare il AmisteroA secondo cui non tutti i cristiani moriranno, ma tutti dovranno essere trasformati. Al termine del libro, infine, sono ripercorsi i primi secoli dell'era cristiana trattando alcuni autori che si sono dedicati a tale tema e, in particolare, hanno citato questo testo paolino.